Terzo Valico, con completatamento Galleria Serravalle opera al 50%

GENOVA (ITALPRESS) – E’ stato abbattuto questa mattina l’ultimo diaframma della galleria Serravalle del Terzo Valico dei Giovi, la linea ferroviaria ad alta velocità e alta capacità lunga 87 chilometri, che collegherà Genova alla Pianura Padana nel 2024. “Un passo importante, siamo al 50% della realizzazione”, ha spiegato il commissario straordinario Calogero Mauceri durante la cerimonia nel cantiere di Libarna all’interno dell’imbocco sud.
All’evento hanno partecipato anche, in collegamento, i presidenti delle Regioni Liguria e Piemonte, Giovanni Toti e Alberto Cirio, il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, l’Ad del gruppo Fs Italiane Gianfranco Battisti e l’Ad di Webuild Pietro Salini. La caduta dell’ultimo ‘pezzo di roccià consente di realizzare un tracciato di linea ferroviaria di circa 22 chilometri senza interruzioni. I lavori sono stati eseguiti dal general contractor guidato da Webuild, per conto di Rfi.
“Un cantiere molto speciale – ha commentato l’Ad di Webuild Salini – perchè racconta in sè tante eccellenze e problemi del nostro Paese”. Per il ministro Giovannini “questo esempio dimostra chiaramente che cos’è un’infrastruttura sostenibile e il fatto che siano imprese italiane a realizzarla è una testimonianza ancora una volta dell’eccellenza italiana. Con opere di questo tipo si genera Pil, ma si aumenta anche la qualità della vita delle persone”. L’Ad di Fs Battisti ha ricordato che “nel 2024 contiamo di chiudere tutti i lavori per l’opera nel suo insieme” e che il Terzo Valico “permetterà alle merci che transiteranno dal porto di Genova di arrivare in tempi più rapidi, facendo risparmiare cinque giorni di navigazione. La città di Genova – ha aggiunto – assumerà un ruolo di straordinaria centralità” e insieme a Milano e Torino “entrerà nel perimetro di una grande area urbana in grado di competere con le capitali europee”.
Per il governatore ligure Giovanni Toti “la giornata di oggi è importante e beneaugurante in epoca Covid, perchè buttiamo giù un pezzo di diaframma che porta da Genova verso la Pianura Padana e verso il futuro del Paese”. Da parte sua, il governatore Cirio ha sottolineato: “Vedo un radioso futuro per la mia regione perchè c’è quest’opera e perchè tav è ripartita”.
Per l’Ad di Webuild Salini è stata l’occasione di chiedere un maggiore impegno del Governo sulle infrastrutture nel Recovery Plan. “In epoca pre-Covid – ha detto rivolgendosi al ministro Giovannini – spendevamo il 2,2% del Pil in termini di infrastrutture. Per far ripartire l’economia serve un boost, servirebbe una spesa più ampia. Avremmo bisogno di 300 miliardi di investimenti, non 50. Il settore delle costruzioni ha subito una falcidie gigantesca. Ci devono essere altre fonti di finanziamento, altri capitoli di bilancio”.
I lavori di scavo della galleria naturale di Serravalle sono stati eseguiti con tecnologia meccanizzata mediante la TBM (Tunnel Boring Machine) “Elisa” per 6,4 chilometri su una lunghezza totale di quasi 7 chilometri. Nel 2020 è stato scavato il 24% circa di chilometri in più rispetto al 2019 per quasi 17 chilometri complessivi e sono stati riavviati i cantieri del Nodo di Genova nell’ambito del Progetto Unico con il Terzo valico, con una programmazione economica di oltre 433 milioni rispetto ai 360 del 2019. Una programmazione di avanzamento di lavori definita e dettagliata fino al 2024, che consentirà di potenziare i collegamenti del sistema portuale ligure con le principali linee ferroviarie del Nord Italia e con il resto d’Europa.
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