Tensione in Medio Oriente, Israele richiama 7 mila riservisti

TEL AVIV (ISRAELE) (ITALPRESS) – L’esercito israeliano è pronto a continuare i suoi attacchi contro Hamas e altri gruppi terroristici nella Striscia di Gaza per diversi giorni e ha richiamato 7.000 riservisti mentre i missili continuano a colpire il centro e il sud di Israele. Il 13 maggio Hamas ha lanciato in Israele droni carichi di esplosivi. Almeno due sono stati intercettati a mezz’aria nel centro di Israele dalla difesa isreliana. Gli attacchi dei droni sono stati preceduti dal lancio di 20-30 razzi a lungo raggio verso il centro di Israele, inclusa Tel Aviv, e fino a Eilat. Quattro persone sono rimaste ferite. Le forze di difesa israeliana sempre oggi hanno preso di mira un sito di lancio per missili a lungo raggio nella parte settentrionale della Striscia. La stampa locale riferisce che dall’inizio dei combattimenti, l’aviazione israeliana ha abbattuto tre droni di Hamas, alcuni carichi di esplosivi, che sono entrati in Israele.
I droni sono stati abbattuti dall’IAF utilizzando un missile Python-5 e batterie di missili Iron Dome prima di entrare nel territorio di Israele mentre altri sono esplosi in aria. Successivamente le forze di difesa hanno preso di mira la centrale operativa del comandante del sistema UAV di Hamas, Samer Abu Daka. Da lunedì sono stati lanciati in totale 1.600 razzi contro Israele, di cui un terzo caduti all’interno della Striscia di Gaza.
Gli attacchi sono avvenuti quando l’IDF ha chiamato i riservisti che prestavano servizio in artiglieria, batterie Iron Dome, medici, paramedici, IAF, intelligence e altre unità di combattimento.
I mass media israeliani riportano le dichiarazioni di alcuni esponenti di Hamas. Dopo una forte raffica di razzi verso il centro e il sud di Israele giovedì pomeriggio, Abu-Ubaida, portavoce dell’ala militare di Hamas, le Brigate Izzadin al-Qassam, ha affermato che Hamas stava lanciando razzi verso l’aeroporto di Ramon usando il razzo 250 Ayyash portata superiore a 250 km. Nonostante il continuo lancio di razzi e le minacce, l’aeroporto Ben-Gurion rimarrà aperto per i voli in partenza. Tutti i voli in arrivo saranno dirottati all’aeroporto internazionale di Ramon vicino a Eilat.
Un primo bilancio da parte degli israeliani, riferisce che nei quattro giorni dall’inizio dell’Operazione Guardiani delle Mura, un’operazione composta al 95% da attacchi aerei, oltre 700 obiettivi di Hamas sono stati colpiti dall’aeronautica israeliana e 60 agenti, compresi comandanti di alto livello, sono stati uccisi. “La scorsa notte abbiamo iniziato a distruggere obiettivi del governo nella Striscia di Gaza, come le banche centrali e gli edifici di sicurezza interna. Tra gli obiettivi appartenenti ad Hamas che sono stati colpiti dall’inizio dell’operazione Guardian of the Walls ci sono quelli appartenenti alla loro polizia, al ministero dell’Interno, alle banche, alle case dei comandanti tra cui quella del comandante del battaglione di Khan Younis, un’unità di comando navale e un tunnel difensivo all’interno di una scuola, mentre le forze di difesa israeliana prevedono che l’operazione continui al fine di colpire obiettivi aggiuntivi che sono fondamentali per la forza militare di Hamas. Oggi si è anche appreso che la notte scorsa il primo ministro Benjamin Netanyahu ha informato il gabinetto di sicurezza che Israele ha ufficialmente respinto una proposta di Hamas per un cessate il fuoco. Infine, i media palestinesi hanno riferito oggi che almeno 83 persone sono state uccise negli attacchi dell’IDF, inclusi 17 bambini, e che più di 487 sono rimaste ferite. Israele dice che alcuni sono stati uccisi da razzi che hanno sparato male e sono caduti all’interno di Gaza.
(ITALPRESS).