Scuola, Bus turistici “Pronti a fornire mezzi per i trasporti”

ROMA (ITALPRESS) – “Le 200 aziende italiane del Comitato Bus Turistici Italiani sono pronte, da subito, a mettere a disposizione del comparto TPL i propri bus, 6 mila mezzi, in vista della riapertura delle scuole il 14 settembre prossimo”. Lo annuncia Riccardo Verona, presidente del Comitato Bus Turistici Italiani, in seguito all’accordo raggiunto nella Conferenza unificata sulle linee guida del trasporto pubblico locale. In particolare, l’attenzione è massima sul tema della capienza dei mezzi, il cui limite di affollamento è stato fissato nell’80%, con la previsione di una maggior riduzione dei posti in piedi rispetto alle sedute, estendibile al 100% in caso di distanze al di sotto dei 15 minuti. Al momento, su tutto il territorio nazionale, sono fermi, dall’inizio del lockdown, oltre 20mila bus a noleggio, 1 su 4 appartenente alle aziende iscritte al Comitato Bus Turistici Italiani. Per il Comitato Bus Turistici “una soluzione concreta, che sciolga il nodo del trasporto scolastico, esiste”.
“Un bus turistico a noleggio ha, in sè, alcune caratteristiche strutturali che rispettano interamente le indicazioni fornite dal Comitato Tecnico Scientifico – spiega Verona -: dal corretto distanziamento sociale, grazie a sedili numerati e con schienali alti, orientati in un’unica direzione, ad un sistema di areazione simile a quello degli aerei, garanzia di un ricambio d’aria costante. Siamo inoltre in grado, naturalmente, di avere a bordo i dispenser con soluzioni disinfettanti, di poter misurare la temperatura attraverso gli strumenti che ormai tutti conosciamo e di sanificare il mezzo regolarmente. L’assegnazione dei posti a chi va a scuola, impedirebbe, peraltro, possibili contatti fra i passeggeri. Una soluzione, questa, certamente più sicura per i nostri ragazzi”.
Di fatto, quindi, l’utilizzo dei mezzi privati a noleggio può, nell’immediatezza, supportare ed integrare il trasporto pubblico locale scolastico, nel rispetto della competenza territoriale, evitando così una scorretta concorrenza fra le aziende regionali, sottolinea il Comitato, che si dice “disponibile a collaborare con le aziende concessionarie per un confronto sui costi, con l’obiettivo di assicurare, in modo più completo e sicuro, il servizio del trasporto a scuola degli studenti, di primaria importanza. Una scelta simile, garantirebbe, contestualmente, una rinnovata attività per i 20mila lavoratori del comparto privato, costretti alla cassa integrazione ormai da mesi”.
“L’impiego dei nostri dipendenti per questo servizio – ha concluso Verona – rappresenterebbe una considerevole diminuzione di persone che faticano ad arrivare a fine mese, perchè sostentate dai soli ammortizzatori sociali. Oltre ad un aiuto concreto a professionalità che sono state bloccate loro malgrado, alleggeriremmo concretamente il sistema economico nazionale”.
(ITALPRESS).