Federazione Ginnastica d’Italia: EUROPEI STETTINO, QUARTO POSTO PER MACCHINI ALLA SBARRA

Giornata di finali a Stettino per gli Europei individuali di ginnastica artistica.
La britannica Alice Kinsella si aggiudica la finale alla trave, succedendo all’olimpionica di Rio de Janeiro l’olandese Sanne Wevers, che vinse il titolo agli Europei di Glasgow nel 2018. La campionessa di specialità ai Giochi del Commonwealth precede di un solo decimo di punto la reginetta all around di questa edizione continentale di Stettino 2019. Terza l’altra francese, Lorette Charpy. Chiude in ultima posizione Giorgia Villa, che in qualifica aveva ottenuto il miglior punteggio di ammissione. La stella bergamasca, giunta in Polonia in condizioni non ottimali, cade subito in entrata sulla rondata salto teso dietro smezzato. Poi sbaglia anche sul salto raccolto avvitato e in uscita sul doppio carpio. Tre capitomboli dai quali l’olimpionica giovanile di Buenos Aires, che lo scorso anno, in Scozia, dominò la rassegna europea di categoria, saprà rialzarsi presto per puntare, insieme alle altre Fate, ai Mondiali qualificanti di Stoccarda, il prossimo ottobre. Passaggio di consegne tutto russo sulla rincorsa dei 25 metri maschili. Artur Dalaloyan, campione uscente, passa il titolo continentale al connazionale Denis Abliazin, già oro di specialità a Mosca nel 2013 e a Sofia nel 2014.
Il vice olimpionico al volteggio di Londra e Rio de Janeiro riesce a respingere l’assalto dell’israeliano Andrey Medvedev, sulla piazza d’onore, dopo aver fatto ricorso, proprio davanti a Dalaloyan. Sulla sesta piazza il cagliaritano Nicola Bartolini, protagonista di due ottimi salti: due avvitamenti e mezzo dal Kasamatsu del valore di partenza di 5.2 e lo Yourchenko due avvitamenti da 4.8.
“Mr.High Bar”, l’olandese volante Epke Zonderland, trionfa a Stettino sull’attrezzo che lo incoronò medaglia d’oro olimpica a Londra nel 2012. Dopo i successi di Berlino nel 2011 e di Sofia nel 2014, il tre volte iridato, campione mondiale a Doha nel 2018, torna sul tetto d’Europa con un esercizio che fa cadere giù la Netto Arena. Niente da fare per gli avversari. Il primo dei “normali” è il croato Tin Srbic, argento davanti al russo Dalaloyan. Ai piedi del podio due azzurri. Il fermano Carlo Macchini protagonista di una prova di grande personalità e il bustese dell’aeronautica militare Ludovico Edalli, che ha messo in campo la sua grande esperienza. Solo l’Italia, oltre alla Russia, aveva due atleti in gara alla sbarra, a dimostrazione della crescita della sezione maschile diretta da Giuseppe Cocciaro.
L’oro del Concorso Generale Maschile, il russo Nikita Nagornyy, fa suo anche l’oro delle parallele pari, strappando un altro titolo al connazionale Dalaloyan, che vinse il titolo degli staggi a Glasgow lo scorso agosto e che a Stettino si ritrova ai piedi del podio. Argento per l’ucraino Petro Pakhniuk, che stacca di tre decimi il turco Arican, medaglia di bronzo.
La regina è sempre lei, Melanie De Jesus Dos Santos. Come in Scozia la diciannovenne francese sale sul gradino più alto del corpo libero europeo. Alle sue spalle l’olandese di origini islandesi Eythora Thorsdottir riesce a respingere l’assalto della russa Angelina Melnikova, che proprio in questa specialità aveva dominato nel 2017 a Cluj Napoca.