C’è anche il sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti, Armando Siri, tra i 10 indagati nell’ambito di un’inchiesta per corruzione legata al settore delle energie rinnovabili, in particolare l’eolico. L’indagine è condotta dalla Direzione investigativa antimafia di Trapani ed è coordinata dalle procure di Palermo e Roma.
“Se i fatti sono questo Siri si deve dimettere dal governo. Va bene aspettare il terzo grado di giudizio ma c’è una questione morale e se c’è un sottosegretario coinvolto in un’indagine così grave non è più una questione tecnico-giuridica ma morale e politica. Non so se Salvini concorda con questa mia linea intransigente ma il mio dovere e tutelare il governo. Credo che anche a Salvini convenga tutelare l’immagine della Lega”, ha commentato il vicepremier e ministro dello Sviluppo Economico e del Lavoro, Luigi Di Maio, a margine dell’Assemblea dei Presidenti delle Camere di commercio italiane. “Poi auguro al sottosegretario Siri di essere innocente e siamo pronti a riaccoglierlo al governo”, ha aggiunto.
Dalla Lega “piena fiducia nel sottosegretario Armando Siri, nella sua correttezza”. Il Carroccio esprime “l’auspicio che le indagini siano veloci per non lasciare nessuna ombra”.