Motori: AL VIA PROGETTO NISSAN-ENEL X-RSE

Oggi in Italia circolano 38 milioni di veicoli, dei quali solo 20 mila sono elettrici o ibridi. Si stima però che entro il 2030, le autovetture “green” raggiungeranno i 5 milioni, con una quota di elettrico puro che si attesterà attorno agli 1,6 milioni. Numeri che testimoniano la profonda mutazione in atto a livello di mobilità, in cui i veicoli elettrici, non solo rappresentano il futuro, ma sono sempre più integrati nell’ecosistema dell’energia, passando da semplici mezzi di trasporto a vettori energetici, e giocano un ruolo importante nel processo di transizione dai combustibili fossili alle fonti rinnovabili. E’ in questa direzione che Nissan, Enel X e Rse (Società pubblica di ricerca per il settore elettrico ed energetico) hanno avviato oggi a Milano la prima sperimentazione in Italia per lo sviluppo e la dimostrazione della tecnologia grazie alla quale le auto possono immagazzinare e restituire energia. “Vehicle to Grid”, questo il nome del progetto, prevede l’utilizzo di due infrastrutture di ricarica bidirezionale, che attraverso un’apposita piattaforma di controllo consentono di utilizzare le Nissan Leaf per la stabilizzazione della rete.

L’obiettivo del progetto è testare le funzionalità della tecnologia Vehicle to Grid (V2G) in base alle abitudini degli utenti privati e di coloro che utilizzano veicoli di flotte aziendali. Durante i periodi di ricarica le batterie saranno impiegate come sistemi di accumulo energetico connessi alla rete, in grado di garantire vantaggi per il sistema elettrico e per i possessori delle auto. In particolare, il V2G permetterà di massimizzare l’autoconsumo di energia rinnovabile da impianti domestici, ottimizzare i flussi di energia prodotta e consumata a livello locale e garantire la continuità della fornitura di energia in caso di interruzioni. “Due anni fa abbiamo lanciato un piano che ci porterà ad installare entro il 2022 ben 28mila colonnine di ricarica elettriche pubbliche. Finora ne abbiamo realizzate 6mila, con una media di una colonnina a settimana – commenta Alberto Piglia, responsabile Global e-comunity di Enel X -. Ora con questa sperimentazione ci stiamo spostando su di una nuova frontiera, in cui l’auto elettrica si trasforma in una batteria con le ruote”. A questo si aggiunge l’opportunità per i possessori di auto elettriche di ottenere una remunerazione per i servizi forniti al sistema elettrico, massimizzando i benefici ambientali ed economici della mobilità a zero emissioni.

“Grazie alla tecnologia V2G, un domani si potrebbero ottenere ricavi tali, da coprire da un terzo all’intero valore dei costi di ricarica – ha spiegato Maurizio Delfanti, amministratore delegato di RSE -. Un risultato che ci interessa molto in quanto, come centro di ricerca pubblico, il nostro obiettivo è fare in modo che il cittadino abbia opzioni tecnologiche nuove al minimo costo”. La possibilità di sfruttare per più finalità le batterie attraverso il Vehicle to Grid permetterà così da un lato di disporre, senza costi aggiuntivi, di un sistema di accumulo domestico o aziendale e, dall’altro, di dare un importante contributo alla stabilità e all’efficienza del sistema elettrico. L’attesa crescita del numero di veicoli elettrici in Italia, infatti, attraverso il Vehicle to Grid e lo Smart Charging, metterà a disposizione una capacità di accumulo tale da contribuire in modo decisivo e con costi contenuti all’efficace integrazione delle rinnovabili nel sistema elettrico. “Stiamo sviluppando una serie di tecnologie, e questa sperimentazione ne è l’esempio, che ci permetteranno di trasformare le nostre Nissan Leaf, non più solo in un mezzo di trasporto, ma in uno strumento smart in grado di fornirci dei servizi anche quando è parcheggiato – aggiunge il presidente e ad di Nissan Italia, Bruno Matteucci -. Già adesso acquistando un auto elettrica si risparmia in termini di costi di alimentazione, assicurazione, bollo e spese di manutenzione, ma anche grazie agli incentivi. Questa sperimentazione ci dirà quali e quanti vantaggi possono invece arrivare dalla tecnologia V2G”.