Lombardia: MILANO-CORTINA: CRISI DI GOVERNO NON FERMA MACCHINA

La crisi di governo non frena la marcia organizzativa delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026. Nel corso del tavolo olimpico svoltosi oggi a Palazzo Lombardia con tutti i rappresentanti istituzionali legati all’evento, infatti, il presidente del Coni Giovanni Malagò, il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e il sindaco di Milano Giuseppe Sala, hanno infatti assicurato la loro completa coesione e la volontà di rispettare il cronoprogramma stilato insieme al Cio il giorno dell’assegnazione dei Giochi. A cominciare dalla scelta governance, che si baserà su tre entità: il consiglio olimpico che darà gli indirizzi, l’Agenzia di progettazione che farà i lavori e l’Ocog (il Comitato Organizzatore), che sarà la società che gestirà tutto il processo.
“Per quanto riguarda l’Ocog, il tavolo olimpico ha dato la preferenza per la fondazione perché consente un po’ più di flessibilità” ha detto il sindaco di Milano Giuseppe Sala. “Per quanto riguarda il Ceo dell’Ocog – ha aggiunto Sala -, si è approvato il profilo e non si è parlato dei nomi. L’identikit è quello di una persona con esperienza internazionale, meglio se conosce anche il pubblico oltre che il privato, meglio se arriva da un mondo di eventi e di sport. Però deve essere una persona con un’esperienza sufficientemente aperta e che abbia dimostrato di saper gestire eventi del genere. Aggiungo che serve qualcuno che rimanga per degli anni, almeno sei. Non deve essere necessariamente italiano, ma deve conoscere bene l’italiano. Il nome sarà individuato in questi mesi, entro fine anno”. Il nome del nuovo ad e direttore generale del comitato, secondo Malagò, potrebbe emergere già a partire dal prossimo mese di settembre e comunque non oltre inizio novembre. “Il 18 settembre, sempre qui, a Palazzo Lombardia, si metteranno i puntini sulle i sulla figura del Ceo di Ocog – ha spiegato Malagò -. Se il 18 non ci dovesse essere condivisione unanime, è già prevista una riunione il 3 ottobre a Verona. Comunque entro novembre, la persona e la figura dovranno entrare in attività”.
Unico vero problema legato alla crisi di governo è l’approvazione della legge olimpica. “E’ necessario e fondamentale che venga approvata perché molti dei problemi dipendono da questa legge – ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana -. Se non verrà approvata, non c’è nessun rischio. Certo è, che sarebbe un’opportunità. Prima ci sarà la legge olimpica, prima certi meccanismi saranno chiariti. Ma non ci saranno problemi per il prosieguo della nostra attività di realizzazione dei Giochi”.