Politica: CONTE BIS, SI CONTINUA A TRATTARE

Dopo aver concluso le consultazioni con tutti i gruppi parlamentari di Camera e Senato, sia di maggioranza che di opposizione, il Presidente del Consiglio incaricato Giuseppe Conte ha incontrato una delegazione del Movimento 5 Stelle, composta da Francesco D’Uva e Stefano Patuanelli, e una delegazione del Partito Democratico, composta da Dario Franceschini e Andrea Orlando.

“Nel corso dell’incontro si è delineato un percorso di lavoro per consentire al Presidente incaricato di elaborare un programma condiviso da entrambe le forze politiche sulla base delle prime linee programmatiche che gli sono pervenute – si legge in una nota di Palazzo Chigi -. Domani mattina si terrà una riunione per lavorare al programma di governo, coordinata dal Presidente Conte. Lunedì il Presidente incaricato Conte continuerà le consultazioni incontrando una delegazione di rappresentanti delle popolazioni terremotate e una delegazione di rappresentanti delle associazioni dei disabili”.

Alla Camera si era svolta la seconda giornata di consultazioni del presidente del Consiglio incaricato, Giuseppe Conte, che ha incontrato i partiti maggiori. 

“Oggi si potrebbe dar vita a un Conte bis, uso il condizionale perche sono stato molto chiaro: o siamo d’accordo a realizzare i punti del programma o non si va avanti”, ha detto il capo politico del MoVimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, al termine delle consultazioni con il premier incaricato Giuseppe Conte.

Per Di Maio “non ha alcun senso parlare di modifiche ai decreti Sicurezza. Vanno tenute in considerazione le autorevoli osservazioni del capo dello Stato, ma non va cambiata la ratio dei provvedimenti”.

“I nostri punti del programma sono chiari, se entreranno nel programma di governo allora si potrà partire, altrimenti sarà meglio tornare al voto il prima possibile”, ha detto ancora il vicepremier uscente, che ha aggiunto: “Questo non è il momento delle polemiche e degli attacchi, questo è il momento del coraggio e ne servirà tanto per cambiare questo paese”.

“Taglio delle tasse per i salari medio-bassi”, è la prima priorità indicata dal leader del Pd Nicola Zingaretti al premier incaricato.

“Abbiamo indicato al presidente le colonne e principali novità che diano corpo a questa nuova stagione politica – ha spiegato Zingaretti -. In primo luogo ribadiamo il taglio delle tasse per i salari medio-bassi del paese come incentivo alla ripresa e allo stimolo ai consumi e come elemento di giustizia, in secondo luogo il tema della costruzione di un vero e proprio piano del lavoro che passi per il rilancio di investimenti pubblici e incentivi a investimenti privati, investimenti per infrastrutture green, rilancio di Industria 4.0, una politica sull’economia digitale”. “E’ stato un incontro che si è svolto nel giorno nel quale l’Istat conferma alcuni dati negativi, dati che confermano la necessita di una svolta”, ha sottolineato Zingaretti.

“Riteniamo che sarebbe stato meglio ridare la parola agli italiani”, ha detto il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi.

“Noi continuiamo a credere che solo un centrodestra vero e nuovo rappresenterebbe la vera maggioranza degli italiani”, ha aggiunto Berlusconi, che ha annunciato: “Faremo una opposizione ferma, coerente, senza sconti ma composta, la condurremo in Parlamento avendo come riferimento gli interessi della nazione ma saremo pronti a mobilitarci se aumenteranno l’oppressione giudiziaria o l’oppressione fiscale”.

“Riteniamo questo governo inaccettabile, nasce soltanto per impedire il voto dei cittadini – 
afferma Luca Ciriani, capogruppo di Fdi in Senato – Faremo un’opposizione senza sconti”.

“Facciamo un appello ai deputati e senatori a non votare questo mercificio” dice il deputato della Lega, Claudio Durigon, al termine delle consultazioni con presidente incaricato, Giuseppe Conte.

“Il presidente Conte ha detto che difenderà i provvedimenti fatti, però è pronto a sedersi ad un tavolo per ascoltare quali possano essere le modifiche, non ha voluto dire se queste saranno accettate”, afferma la senatrice della Lega, Lucia Borgonzoni.