Politica: SCONTRO CONTE-SALVINI IN SENATO

Incassata la fiducia della Camera, il governo Conte bis si presenta alla prova del Senato.

“Unilateralmente c’è chi ha deciso di aprire una crisi, di voler portare il paese alle elezioni da ministro dell’Interno, ha deciso di concentrare definitivamente nelle poche mani tutti i poteri, pieni poteri. Se questo era lo schema e l’obiettivo, è comprensibile che chiunque l’abbia ostacolato, pur nel rispetto della Costituzione, per evitare al paese una grave incertezza, tutti costoro siano diventati nemici”, ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nel corso della replica in Aula alla discussione generale. Una replica che si è aperta con un’altra sfida dialettica al leader della Lega Matteo Salvini.

“Assegnare ad altri le proprie colpe è il più limpido, più lineare percorso, per rimanere deresponsabilizzati a vita, è un modo certo per conservare la propria leadership di un partito”, ha detto ancora Conte riferendosi a Salvini.

“Noi siamo determinati ad aumentare la crescita del paese, ci sono dei settori che attraversano momenti di crisi, mi riferisco per esempio alla costruzioni, là dobbiamo intervenire, un altro settore è quello dell’automotive, lavoreremo a rafforzare il sistema dell’export. Questo è il momento per rafforzare tutti gli strumenti per le imprese, in particolare per le piccole e medie imprese”, ha aggiunto Conte, che ha spiegato: “Siamo consapevoli che le risorse per una manovra economica immediata ci dovranno impegnare a contenere l’aumento dell’Iva”.

“Presidente Conte-Monti non la invidio, e non invidio molti colleghi, ormai si capisce lei deve leggere un compitino scritto a casa a cui non crede nemmeno lei, siete passati dalla rivoluzione al voto di Casini, Monti e Renzi”, ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, nel corso della discussione generale in Senato.

“Lo hanno capito tutti che siete un governo basato sulla spartizione delle poltrone e della paura di tornare a casa, è brutto convivere con questa paura, noi a questa paura e odio rispondiamo con il sorriso – ha proseguito l’ex ministro -. Per noi mai con il Pd rimane mai con il Pd”.

“Oggi è un giorno di festa perché è stato nominato Gentiloni commissario Ue? Io aspetterei a festeggiare, è un commissario controllato, se avete svenduto l’interesse nazionale per qualche poltrona lo avete svenduto male perché, signor presidente, le hanno rifilato una sòla”, ha aggiunto Salvini, che si è poi rivolto al suo successore al Viminale, Luciana Lamorgese: “Mi auguro che il nuovo ministro non si pieghi ai ricattucci della sinistra e cancelli i decreti sicurezza, sarebbe un male per il paese”.

Ieri sera via libera con 343 voti favorevoli e 263 contrari. Gli astenuti sono stati 3. Passata così con un’ampia maggioranza la fiducia al nuovo esecutivo. Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha atteso l’esito del voto in Aula, seduto ai banchi del governo.

I deputati presenti erano 609, quelli votanti 606. La maggioranza è stata fissata quindi a 304 voti, ed è stata superata di 39 voti.