SANZIONE DALL’ANTITRUST, FISE PREPARA RICORSO

Un’ammenda di 450 mila euro da parte dell’Antitrust, ma la Fise è pronta a presentare ricorso nelle sedi competenti. Questa in sintesi la situazione, dopo che l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato “ha accertato – informa una nota – il mancato rispetto degli impegni resi obbligatori con provvedimento del giugno 2011 e un abuso di posizione dominante nei confronti di organizzazioni sportive concorrenti, in violazione dell’art. 102 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea”. In particolare, secondo l’Antitrust, la Fise “ha posto in essere una strategia abusiva volta a limitare l’ambito dell’organizzazione delle competizioni amatoriali equestri, con particolare riferimento alle specialità attacchi e salto a ostacoli. Nello specifico l’Autorità ha accertato che la strategia anticoncorrenziale si è realizzata mediante l’adozione di nuovi regolamenti maggiormente restrittivi, l’invio di lettere di diffida – a circoli, EPS, associazioni e, in generale, operatori del settore – volte a impedire lo svolgimento di manifestazioni amatoriali di cui la Federazione asserisce la natura agonistica – e la mancata stipula di convenzioni con gli EPS e le altre società ed associazioni sportive, con cui regolare lo svolgimento dell’attività amatoriale e/o agonistica”.  In tal modo, sottolinea l’Antitrust “la Fise ha ristretto in maniera sostanziale la possibilità di svolgere l’attività amatoriale, limitando fortemente l’ambito di operatività degli altri concorrenti e ampliando la propria sfera di attività. Il mancato rispetto degli impegni, finalizzati ad assicurare lo svolgimento di attività amatoriale in ambito equestre, e l’abuso accertato nei confronti delle organizzazioni concorrenti di Fise sono stati ritenuti violazioni gravi della concorrenza; pertanto, l’Autorità ha irrogato alla Federazione una sanzione pari a circa 450.000 euro”.

“La Federazione Italiana Sport Equestri prende atto della decisione dell’Antitrust nella consapevolezza che i provvedimenti sanzionatori, come le sentenze, non si commentano, ma – ove non condivisi – si impugnano”. Questa la presa di posizione della Fise dopo aver ricevuto la comunicazione del provvedimento dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato che ha irrogato una sanzione pari a circa 450 mila euro. “I legali della Federazione, infatti, sono già a lavoro per presentare ricorso presso le sedi giudiziarie competenti – informa la Fise -, poiché ritengono che nel provvedimento siano presenti diversi profili e interpretazioni non condivisibili che penalizzerebbero la professionalità degli istruttori e tecnici federali e non tutelano gli enti affiliati alla Federazione”.
(ITALPRESS).

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