PARTE DA BOLOGNA IL CICLO DI INCONTRI SUL BILANCIO UE

Parte dall’Emilia-Romagna, regione più virtuosa nella programmazione dei fondi Ue, il ciclo di incontri organizzato dall’Ufficio del Parlamento europeo in Italia in collaborazione con la Rappresentanza in Italia della Commissione europea e dedicato al confronto tra istituzioni e parti sociali. Bologna ha ospitato il primo evento in Italia. All’incontro, “Un nuovo bilancio Ue all’altezza delle sfide per l’occupazione, la crescita e la sostenibilità”, hanno partecipato, tra gli altri, il ministro per gli Affari europei Vincenzo Amendola e i parlamentari europei Elisabetta Gualmini e Paolo De Castro.

“Ho molto apprezzato che si parta dall’Emilia-Romagna. Credo sia un segno di riconoscimento anche per il lavoro che abbiamo fatto in questi anni“, ha commentato il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini incontrando i giornalisti. L’Emilia-Romagna, infatti, è tra le regioni italiane più virtuose nella programmazione dei fondi Ue: tra il 2014 e 2020 la dotazione dell’Emilia-Romagna di Fondi strutturali e di investimento europei (Sie) – Fondo europeo per lo sviluppo regionale, Fondo sociale europeo, Programma di sviluppo rurale – è stata di 2,44 miliardi di euro di risorse pubbliche (europee, nazionali e regionali), utilizzate per una nuova generazione di politiche per lo sviluppo e una crescita sostenibile ed inclusiva. Il Fondo sociale europeo per il periodo 2014-2020 ha messo a disposizione dell’Emilia- Romagna una dotazione di oltre 786 milioni di euro, di cui il 96,9% (761 milioni) già impegnati. Quasi 500mila le persone inserite in percorsi formativi o che hanno usufruito di servizi di politica attiva del lavoro, la metà delle quali donne.

Ammontano, invece, a 1,1 miliardi di euro le risorse messe a bando dal Programma regionale di sviluppo rurale (Psr). Il 98% del plafond complessivo: la dotazione più elevata tra tutte le Regioni del nord Italia. I contributi già concessi alle aziende agricole sono 930 milioni di euro – il 76% del totale – grazie a 326 bandi emanati. I contributi hanno consentito di avviare nelle aziende agricole e di trasformazione progetti e interventi per un valore complessivo di oltre 1,4 miliardi. Ad ottobre 2019 risultano tutte avviate le 31 azioni del Programma operativo del Fondo europeo per lo sviluppo regionale 2014-2020 (Por Fesr). Su un plafond complessivo di 481,8 milioni di euro, 480 milioni sono già stati impegnati, il 99,8%, per sostenere oltre 3.135 progetti e generare sul territorio oltre 832 milioni di investimenti.
Nella prima fase del programma europeo Garanzia Giovani, avviata a maggio 2014, sono stati oltre 130mila i ragazzi che hanno realizzato un percorso personalizzato, 74 milioni le risorse programmate e spese. A settembre 2019, grazie ad ulteriori 26 milioni di euro, con un’offerta di percorsi individualizzati, tirocini, misure di accompagnamento è iniziata la seconda fase. Potenziali destinatari circa 20mila giovani tra i 15 e i 29 anni che non studiano e non lavorano.
Infine, la Regione Emilia-Romagna è Autorità di Gestione di Adrion, programma di cooperazione territoriale europea transnazionale che coinvolge 4 stati membri Ue – Italia, Slovenia, Croazia, Grecia – e 4 Paesi Ipa (cioè in fase di pre adesione all’Unione europea): Albania, Serbia, Montenegro, Bosnia Erzegovina. Il Programma si propone di supportare la Strategia europea per la regione Adriatico-Ionica (Eusair).
È cofinanziato dall’Unione europea con il Fondo europeo di sviluppo regionale-Fesr, con una disponibilità finanziaria di 83,467 milioni di euro, oltre a 15,7 milioni di fondi Ipa (strumento finanziario per i Paesi in Pre-Adesione).
Allo stato attuale, il programma ha finanziato 57 progetti, incluso il progetto strategico, attivato a supporto diretto dell’Eusair, impegnando circa 80 milioni di euro di contributo comunitario, di cui 65,3 milioni Fesr e 14,7 milioni Ipaii.
(ITALPRESS).

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