CONTE SDOPPIA MINISTERO SCUOLA E UNIVERSITA’

“Mi sono convinto che la cosa migliore per potenziare la nostra azione, sia separare il comparto Scuola dal comparto Università e Ricerca. Sembrano appartenenti alla stessa filiera, ma hanno logiche ed esigenze molto diverse, sarà creato un nuovo ministero dell’Università e della Ricerca”. Lo ha detto il premier, Giuseppe Conte, nel corso della tradizionale conferenza stampa di fine che si è tenuta a Villa Madama, annunciando anche i due nomi che saranno a capo dei nuovi ministeri: “Ho pensato, avendo conosciuto l’operato della sottosegretaria Lucia Azzolina, di nominarla ministra della Scuola e Gaetano Manfredi vorrei nominarlo ministro dell’Università e della Ricerca. Abbiamo la necessità di rilanciare il comparto della Ricerca dell’Università – ha aggiunto – Non è vero che non abbiamo compiuto dei passi in avanti, per la prima volta abbiamo introdotto l’Agenzia nazionale per la ricerca, questa è una iniziativa strategica. Dobbiamo fare qualche sforzo in più, dobbiamo rilanciare un piano straordinario per i ricercatori”. Il premier ha inoltre specificato che non saranno nominati altri sottosegretari: “il numero massimo è quello e non possiamo sforare”. Ringraziando il ministro uscente Lorenzo Fioramonti che si è dimesso per la mancata concessione in manovra dei fondi da destinarsi al comparto, il premier ha spiegato che non c’era nessun “piano preordinato per quanto riguarda la creazione di un nuovo ministero, non è vero che non ho invitato Fioramonti a ripensarci ma mi è parso molto risoluto, io lo rispetto e lo ringrazio per l’attività svolta. Ha svolto l’incarico per un breve tempo, secondo me troppo breve per poter trarre delle conclusioni così radicali”. Il presidente del Consiglio nel rilanciare l’azione di governo fino al 2023 ha poi ripercorso i primi 100 giorni dell’esecutivo, “siamo stati costretti a correre i 100 metri, è stato uno sprint a ostacoli, occorreva una manovra economica seria e responsabile, avevamo il compito di reperire ben 23 miliardi per disinnescare Iva. Sono orgoglioso di aver raggiunto gli obiettivi prefissati, addirittura siamo andati oltre, non ci siamo limitati solo a disinnescare l’Iva ma abbiamo già iniziato a realizzare alcuni impegni per i quali abbiamo chiesto la fiducia in modo solenne e nelle sedi appropriare”.
“Ora – ha spiegato Conte – abbiamo davanti a noi una maratona di 3 anni che non significa che andremo a passo lento, marceremo spediti ma questo spazio ci consentirà di programmare, senza l’affanno di questi mesi, meglio le nostre iniziative di governo. Dobbiamo fare un piano ambizioso riformatore per cercare di realizzare le misure che il paese attende da anni e i cittadini chiedono. A gennaio dobbiamo fermarci a riflettere e confrontarci per rilanciare l’azione di governo”.
(ITALPRESS).

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