Al Gemelli supporto psicologico a operatori sanitari

Sono due i progetti messi in campo dalla Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS per dare supporto psicologico agli operatori sanitari impegnati nella lotta contro il Coronavirus. “Resilienza Covid19” è un progetto ideato da psichiatri e da psicologi del Gemelli per dare supporto a tutti gli operatori sanitari italiani, attraverso una linea telefonica dedicata (attiva 7 giorni su 7 dalle 9 alle 18) o via email. “Non sei solo” è invece il progetto ideato dal Servizio di Psicologia Clinica del Gemelli per supportare il personale sanitario del Policlinico, impegnato nell’emergenza Covid19.
Particolarmente a rischio di burnout in questo momento sono gli operatori sanitari, sottoposti non solo allo stress crescente del lavoro quotidiano, ma anche alle restrizioni della libertà personale imposte al resto della popolazione. Ed è fondamentale che medici e infermieri, oltre a essere protetti adeguatamente dal contagio, siano anche tutelati nel loro equilibrio psichico. È da queste considerazioni che nasce il progetto “Resilienza Covid19”, coordinato dal professor Luigi Janiri e dal professor Gabriele Sani, UOC di Psichiatria, e dalla dottoressa Simonetta Ferretti, Servizio di Psicologia della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCSS, con l’obiettivo di dare sostegno a tutti gli operatori sanitari italiani impegnati a fronteggiare l’emergenza Covid-19.

A questo proposito è stata attivata una linea telefonica dedicata (+39 342 3242015), attiva 7 giorni su 7, dalle 9 alle 18, l’email resilienzaCovid19@policlinicogemelli.it e un questionario volto alla misurazione del grado di stress che sta vivendo la popolazione degli operatori sanitari italiani, che può essere compilato cliccando sul: http://bit.ly/ResilienzaCovid19.
“La resilienza – spiega il professor Gabriele Sani – è la proprietà dei materiali di resistere agli urti senza spezzarsi. Viene definita ‘una magia ordinaria’ e fonda su basi biologiche, sostenute dai sistemi di adattamento e sopravvivenza dell’uomo, che possono essere specificatamente potenziati con interventi dedicati. Il progetto ‘Resilienza Covid19’ prevede la possibilità per gli operatori sanitari di un supporto telefonico immediato, che può essere ripetuto nel tempo, ma anche di percorsi di psicoterapia breve telematica o gruppi di sostegno telematico, per chi avesse bisogno di un intervento più strutturato”.
“Non sei solo”: un servizio di supporto psicologico dedicato agli operatori sanitari del Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS
Il Servizio di Psicologia Clinica della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS scende in campo a sostegno dei propri operatori sanitari impegnati a fronteggiare Covid19, attivando una linea telefonica e una email dedicate al supporto psicologico. Obiettivo del servizio è di supportare psicologicamente le figure sanitarie, cercando anche di prevenire forme di stress post-traumatico.

“Gli operatori sanitari – commenta la dottoressa Simonetta Ferretti – in particolare quelli impegnati nei reparti dedicati all’emergenza da Covid-19 all’interno del Gemelli, sono e saranno ulteriormente sottoposti nelle prossime settimane a un elevato carico di lavoro e di stress psicofisico. Medici e infermieri sono chiamati a guidare il processo di assistenza, accogliendo le proprie emozioni senza al contempo identificarsi con esse. Fatica fisica, dolore emotivo, la necessità di lavorare spesso al limite delle proprie forze, mettono gli operatori a dura prova. In situazioni come queste, subentrano spesso meccanismi difensivi (dissociazione, negazione) che aiutano a mantenere il distacco emotivo dalla sofferenza, con l’obiettivo non consapevole di restare integri e di autorizzarsi a non fermarsi”.
“Quando ci troviamo di fronte a un forte stress – prosegue la neuropsicologa e psicoterapeuta del Gemelli professoressa Daniela Chieffo – mettiamo in atto delle risposte che possono comportare irritabilità, iper-attivazione, aggressività verbale, disturbi del sonno e della concentrazione; si tratta di comportamenti normali e legittimi che tuttavia, se non adeguatamente riconosciuti e gestiti, possono peggiorare nel tempo. Occuparci di noi stessi e di come stiamo non ci impedirà di provare stress, ma potrà aiutarci a ridurlo, contenerlo e limitarne gli effetti, permettendoci di affrontare al meglio l’emergenza che stiamo vivendo”.
(ITALPRESS).

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