Coronavirus: Reopen Italy, un piano per ripartire

In questi giorni è aperto il dibattito su quale sia la migliore strategia per gestire la crisi legata al Covid-19 e rilanciare il Paese. Sul tema è intervenuto il fondatore e Ceo di Illimity Corrado Passera, la cui proposta, sintetizzata dal Sole 24 Ore, è un Piano d’Azione integrato, consultabile sul sito www.reopenitaly.it.
Un sito pensato per avviare un confronto costruttivo: chi desidera offrire il proprio contributo, può sottoporre commenti e idee che potranno arricchire l’architettura del piano proposto da Passera. Un piano che parte da un presupposto: “La gestione della crisi sanitaria e la strategia di rilancio dell’economia sono inscindibili e vanno gestite non solo con una visione d’insieme di breve e medio periodo, ma soprattutto attraverso una regia unica, in grado di coordinarne tutte le responsabilità”.
In questi giorni si inizia a parlare di fase 2, quando potranno essere allentate le misure restrittive in atto. Secondo Passera “non esistono scorciatoie: bisogna riaprire il più presto possibile, ma a patto di aver messo il contagio sotto controllo e aver adeguato la capacità delle nostre strutture sanitarie. La data di riapertura dipenderà da quello che si riuscirà a realizzare sul fronte sanitario e non può essere forzata perché il rischio di gravi ricadute sarebbe troppo alto”.
Per il manager “la riapertura può essere anticipata dove possono essere garantite le condizioni minime di sicurezza. I dati e le statistiche che oggi utilizziamo non ci consentono ancora di conoscere la vera dimensione, evoluzione e dislocazione del contagio”. Serve quindi “un salto di qualità nella gestione centralizzata dei dati anche con un’app a livello nazionale in grado di ridurre i rischi individuali e di ottimizzare le politiche terapeutiche. Nel frattempo, la gestione degli acquisti sanitari deve passare per vie commissariali mentre si dovrebbe lavorare a un sistema diffuso di ‘telemedicina’ per i pazienti non acuti”.
Sul fronte dell’emergenza economica delle famiglie e delle imprese, per Passera “ben vengano moratorie bancarie, fiscali, previdenziali, cui vanno aggiunte le utenze, ma a chi perderà il proprio reddito, senza distinzione tra dipendenti e autonomi e su semplice autocertificazione, dovrebbe essere assicurato un sussidio di disoccupazione immediatamente liquidato. Al blocco dei licenziamenti deve corrispondere cassa integrazione ‘automatica’ per tutto il 2020 a garanzia della tenuta del tessuto sociale. Alle imprese colpite dalla crisi devono anche essere assicurati in tempi brevissimi prestiti bancari a lungo termine totalmente garantiti e a tasso zero per ammontari pari al 25-30% del fatturato del 2019”.
Secondo il banchiere “lo Stato dovrebbe iniettare liquidità nel sistema anche saldando lo scaduto accumulato con i propri fornitori”.
Guardando al medio periodo e alla fase di rilancio, Passera suggerisce “una forte accelerazione dei programmi di sviluppo di aziende virtuose con super incentivi fiscali a investimenti e assunzioni, ma anche specifico sostegno a quei settori, come le grandi opere, che possono velocemente attivare filiere rilevanti e a quelli più colpiti dalla crisi, come il turismo, oltre che alle start up”.
Infine, secondo il fondatore e Ceo di Illimity, “per una crescita sostenuta e sostenibile in Italia e in tutta Europa serve una formidabile iniezione di investimenti pubblici e di incentivi agli investimenti privati. Un programma di alcuni trilioni di Euro per infrastrutture, innovazione e istruzione che possono essere gestiti e finanziati solo in modo ‘federale’”.
(ITALPRESS).

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