Nicchi “Arbitri pronti a ripartire, anche con il Var”

“Di arbitri in queste settimane non ha parlato quasi nessuno. Ma se ci saranno le condizioni per ripartire saremo pronti”. Ad annunciarlo, in un’intervista a ‘La Gazzetta dello Sport’, il presidente dell’Aia Marcello Nicchi, parlando della possibilità che il campionato riparta dopo l’emergenza sanitaria legata alla diffusione del Covid-19. “Se si riparte? Non sono uno scienziato e non spetta a me dirlo – sottolinea il numero uno dei fischietti italiani – Quello che viene ipotizzato oggi, potrebbe cambiare domani. Purtroppo le date non le decidiamo noi, ma il virus attraverso il numero di contagi e decessi. Il semaforo verde spetta a politici e medici: bisogna rispettare le disposizioni governative e sanitarie. Io attendo, per il mio ruolo di garante di tutta l’associazione italiana arbitri, di leggere attentamente i protocolli e avere tutte le garanzie per la salute. Sono state ipotizzate delle date, il 4 maggio per la ripresa degli allenamenti e fine maggio per le partite: abbiamo davanti 40 giorni, si comincia a intravedere un po’ di luce in fondo al tunnel e io mi auguro che sia possibile riprendere, non solo per il calcio ma per l’intero Paese. Pensare a fine maggio di ritrovarci nelle stesse condizioni attuali rappresenterebbe per l’Italia un problema enormemente più grave rispetto a qualsiasi discorso sportivo”. Si discute molto sugli eventuali rischi di una ripresa: “Se aspettiamo che i contagi arrivino a zero in tutto il Paese potremmo non ripartire mai. Un piccolo margine di rischio calcolato ci sarà, ma dovremo essere bravi a renderlo minimo attraverso scelte di buon senso. Per il settore arbitrale penso ad esempio a designazioni che prevedano viaggi brevi e spero che non vengano subito impugnate da chi vuole fare polemica”. Gli arbitri, ribadisce Nicchi, sono pronti: “Di noi si parla sempre poco e quasi sempre in negativo, magari per un fallo non fischiato che si vede solo dopo 10 moviole, e si dimentica che la nostra è una struttura imponente e che funziona. Siamo un motore indispensabile del calcio e tutti gli arbitri si sono allenati in questo periodo, seguendo tabelle personalizzate preparate in base alle singole esigenze e alle situazioni logistiche e alle disponibilità di spazio. E parlo di tutti gli iscritti, non solo dei fischietti di A. Su di loro comunque il designatore Rizzoli mi ha garantito che sono in buone condizioni”. Impensabile pensare che i direttori di gara, dal 4 maggio, vadano in ritiro: “Non possiamo comportarci come una squadra di club e portare in ritiro un mese arbitri che vengono da tutta Italia. Ma visto che si sono allenati basterà un primo ciclo di 7-10 giorni per riprendere la forma ottimale. Teniamo presente che l’arbitro non deve affrontare contrasti e scontri fisici. Poi a ridosso delle competizioni ci sarà un altro mini ritiro. Con test, controlli e tamponi”. Se si riprenderà, lo si farà con la Var: “La società che si occupa di tutta la tecnologia ci ha assicurato che le stanze con le apparecchiature negli stadi saranno sanificate e si manterranno le distanze di sicurezza. Forse diminuirà il numero di persone: oggi sono sei, potrebbero essere meno – conclude Nicchi – ma la Var ci sarà”.
(ITALPRESS).

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