Coronavirus, Malta inizierà a tornare alla normalità da venerdì

Il primo ministro maltese Robert Abela ha annunciato che a partire da venerdì prossimo i negozi riapriranno le loro porte dopo aver chiuso a causa della pandemia di coronavirus. In una conferenza stampa, Abela ha affermato che i maltesi hanno fatto sacrifici negli ultimi due mesi e hanno affrontato la pandemia in modo ammirevole. Inoltre, ha sottolineato che Malta può iniziare ad allentare alcune delle misure precauzionali, una decisione presa dal governo sulla base del numero basso di casi, nonché sul modo in cui Malta si è preparata a controllare la pandemia. “La gestione da parte di Malta della pandemia è stata riconosciuta da entità internazionali, tra cui l’Organizzazione mondiale della sanità”, ha osservato il primo ministro.
I ristoranti riapriranno con un massimo di 6 tavoli, comprese le misure per garantire la distanza sociale, e si consiglia ai proprietari di mettere i tavoli fuori. Parrucchieri, barbieri ed estetisti riapriranno con misure restrittive.
Da venerdì, potranno anche riaprire tutti i mercati all’aperto. Gli alberghi potrebbero riaprire, secondo determinati protocolli di distanza sociale, ma l’aeroporto rimarrà chiuso.
Da venerdì il governo introdurrà nuove misure sociali; a gruppi di 6 persone sarà permesso di radunarsi in pubblico invece di 4, i cinema all’aperto potranno operare pur mantenendo le distanze sociali, saranno ammessi anche sport individuali come il tennis, l’allenamento può essere svolto all’aperto fintanto che il gruppo non è più di 6.
Nel frattempo, riapriranno le cliniche cardiologiche e quelle per i neonati, così come le cliniche sanitarie nella comunità in cui saranno offerti anche servizi di salute mentale. All’ospedale Mater Dei riapriranno più cliniche ambulatoriali e ricominceranno altri servizi per le operazioni non urgenti, sarà nuovamente offerto il servizio di fecondazione in vitro e sarà consentito l’accesso al compagno della donna che partorisce.
A seguito di un incontro tra i vescovi maltesi e il ministro della Sanità Chris Fearne e il Sovrintendente della Sanità Pubblica Charmaine Gauci, è stato concordato che le messe funebri potranno essere nuovamente celebrate, ma con alcune restrizioni.
Centri per l’infanzia, palestre e bar rimarranno chiusi.
Gauci ha affermato che queste decisioni hanno seguito una valutazione del rischio da parte delle autorità sanitarie per determinare ciò che è sicuro e ciò che non lo è. Ha sottolineato che le persone devono seguire le linee guida stabilite dalle autorità. La sovrintendente della sanità pubblica ha affermato che presso i parrucchieri, ad esempio, le persone devono ancora mantenere una distanza di 2 metri tra di loro. Quando ciò non può essere fatto, è necessario installare il plexiglass per eliminare il contatto. Ha aggiunto che gli appuntamenti dovrebbero essere assegnati per evitare grandi raduni e che è obbligatorio indossare maschere nei negozi.
Nel frattempo, il primo ministro maltese ha affermato che queste decisioni non sono il risultato di un compromesso tra l’economia e la salute, ma le prove scientifiche dimostrano che il prossimo passo razionale è la riapertura dei negozi annunciate oggi.
Il ministro della Sanità Chris Fearne ha affermato che le autorità sanitarie hanno dovuto trasformare la minaccia di uno tsunami in un fiume e, nove settimane dopo, sembra che sono riusciti. Ha commentato che Malta è entrata in questa pandemia in modo studiato, e di conseguenza sono state prese le misure adeguate. Tuttavia, il ministro Fearne ha affermato che ora Malta deve essere ancora più cauta.
L’Associazione medica maltese e il sindacato che rappresenta gli infermieri hanno mostrato la loro delusione per il fatto che il governo sta mettendo gli interessi economici davanti alla salute e hanno fatto un appello al pubblico maltese affinché rimanga molto vigile e cauto, insistendo che l’opzione più sicura è di rimanere a casa.

L’associazione che rappresenta gli alberghi e ristoranti ha fatto appello al governo che ora è il momento di orientare la direzione verso la riaccensione dell’economia tramite l’attività turistica, garantendo le misure di sicurezza ragionevoli. L’associazione ha anche affermato che se il governo non aprirà l’aeroporto, ci sarà una disoccupazione di massa.
(ITALPRESS/MNA).