Preziosi “Nicola gentile e preparato, ci salverà l’esperienza”

“Già prima del suo arrivo a Udine (novembre 2018, ndr) avevo avuto contatti con lui. La conoscenza c’era, e sarebbe venuto volentieri a Genova. Ma aveva già dato la sua parola all’Udinese. Quei due incontri mi avevano convinto di essere di fronte a una persona perbene e ad un tecnico preparato. Ha modi gentili, ma il gruppo lo segue perché è pragmatico”. Il presidente del Genoa, Enrico Preziosi, si coccola il suo tecnico, Davide Nicola, in vista della ripresa del campionato dopo il lungo stop per la pandemia di Covid-19. A gennaio, il 72enne dirigente campano ha rivoluzionato la squadra, richiamando Perin, lo svincolato Behrami e la rivelazione Soumaoro, che con Masiello ha blindato la difesa. “Se si vuole affrontare una situazione di difficoltà in un mare tempestoso, servono buoni naviganti, dunque anche persone con esperienza – spiega Preziosi in un’intervista a ‘La Gazzetta dello Sport’ – Behrami ha 35 anni, Masiello 34: hanno dato entrambi un forte contributo alla causa e, fatto importante, sono legati al Genoa. Non solo: nessuno dei due è venuto qui pensando alla carriera, ma solo per fare il proprio dovere, come esempio anche per gli altri. Ma devo citare anche Perin: è legato al Genoa in modo viscerale, non è tornato per opportunità, ma per amore. Un valore aggiunto: gente di cui ti puoi fidare. Pandev? Nell’ultimo incontro gli ho detto: ‘Vuoi giocare l’Europeo? Bene, allora stai qui sino a quando vorrai’. Pandev è uno dei giocatori più seri che io abbia mai incontrato. Gli sono molto legato. Da noi sta lasciando un segno indelebile”. Nonostante tenga in A il Genoa da 13 anni, il rapporto con la sua tifoseria non è dei più semplici: “Nel calcio la riconoscenza non si può riscontrare nel tifoso moderato, che fa il confronto con altre realtà e ha il desiderio di risultati migliori. Si viene giudicati in qualche maniera sulla base dei risultati, ed a volte non bastano tredici anni di sacrifici, personali e della mia famiglia. Mi auguro che prima o poi questo venga compreso: spero che si vada verso un futuro migliore per il Genoa. Laddove ce ne fosse la possibilità, sono pronto a fare un passo indietro. Ma, questo, tutti già lo sanno”. Il bilancio 2019 si è chiuso in attivo (+10 milioni), ma dopo il lockdown il massimo dirigente del club ligure ha quantificato una prima stima dei danni intorno ai 20-30 milioni: “Confermo. Sky, intanto, non ha ancora pagato. E poi ci sono gli sponsor, che non hanno avuto la visibilità auspicata. In più si perdono gli introiti della biglietteria, se allo stadio nessuno entra. Bisognerà capire come far fronte a questo danno, un problema di tutti”. Preziosi, infine, non crede che i tempi siano maturi per una Lega indipendente, sul modello inglese: “La Lega è un insieme di squadre, ognuna con un proprio pensiero. Non parlo di un club contro l’altro, ma di società con ambizioni e pensieri diversi. Una strategia comune non può essere condivisa da tutte. Ecco perché secondo me questa visione futura non ci riguarda da vicino”.
(ITALPRESS).