Roma, intitolato a Morricone l’Auditorium Parco della Musica

ROMA (ITALPRESS) – L’Auditorium “Parco della Musica” di Roma è stato intitolato al maestro, premio Oscar, Ennio Morricone, morto lo scorso 6 luglio all’età di 91 anni. “Sono certa che questa dedica sia condivisa da tutti i cittadini romani e non solo”, le parole della sindaca Virginia Raggi durante il Consiglio straordinario nell’Aula Giulio Cesare del Campidoglio svoltosi questa mattina. “Il maestro è stato un nostro grande concittadino, amato moltissimo da Roma e dai romani – ha proseguito -. Indiscutibile che la sua popolarità sia andata oltre il nostro Paese. Pochi come lui sono stati in grado di emozionarci, di coinvolgerci”. La Raggi ha poi concluso: “Ciascuno di noi ha ricordi indelebili legati alle sue opere. Persona di grande spessore umano e artistico. Merita che Roma continui ad amarlo e ricordarlo. Grazie Maestro”.
Presenti in Aula i figli (assente la moglie Maria Travia), e con loro, tra gli altri, il regista premio Oscar e grande amico di Morricone, Giuseppe Tornatore, il collega – anche lui premio Oscar – Nicola Piovani, il presidente del Coni, Giovanni Malagò.
Ad aprire il Consiglio è stato il presidente dell’Assemblea capitolina, Marcello De Vito: “C’è stato un moto di tutte le forze politiche nel fare questo evento. Atto dovuto per questo leggendario compositore” che ha poi fatto ascoltare l’opera “Il tema di Deborah” del film “C’era una volta in America” eseguita nell’aula Giulio Cesare dall’accademia Santa Cecilia. “Ospitare quest’oggi in Campidoglio, che è luogo d’arte e sede delle Istituzioni della città, un’iniziativa che celebra la figura di un compositore come Ennio Morricone intitolandogli l’Auditorium ‘Parco della Musicà ha un significato importante perchè, con il suo lavoro e la sua arte, il maestro – ha aggiunto De Vito – è stato testimone esemplare dell’eccellenza italiana nel mondo ricordando a tutti che la musica ha la forza di attraversare la storia, l’arte e la cultura di un popolo”.
“L’Auditorium era casa sua in qualche modo”, ha detto il figlio di Morricone, Marco, che poi – visibilmente commosso – ha ringraziato e lasciato la parola agli amici del padre come Piovani: “Non era un compositore del passato, era un compositore del futuro – ha detto -. La trasversalità l’ha capita prima degli altri. Chi più di Ennio Morricone merita di aver intestato questo Auditorium?”.
Poi ha preso la parola il regista, premio Oscar, Giuseppe Tornatore: “Nel corso della mia carriera ho avuto molta fortuna e privilegi. Il più bello è stato quello di aver conosciuto Ennio Morricone. Abbiamo lavorato, vissuto insieme. Ci siamo divertiti e confrontati dialetticamente, ma è stato l’incontro più bello, più trasparente e memorabile della mia carriera – ha detto -. Una delle cose che mi colpisce, avendolo studiato per un documentario che è ancora in lavorazione, è che per quasi 80 anni ha musicato la nostra vita. Ha regalato a tutti emozioni indimenticabili. Tante sono le sue invenzioni e intuizioni che saranno studiate da generazioni di musicisti”.
Il presidente De Vito ha fatto eseguire un’altra opera di Morricone: “Il prato”, diretta dal figlio del compositore, Andrea Morricone. Poi la votazione: 29 presenti, 29 favorevoli e, a sorpresa, l’intervento di Renato Zero: “Ringrazio Maria che è presente in tutte le partiture di Ennio. La musica vuole dedizione, vuole sacrificio, vuole la nostra totale disponibilità. Ennio, dovunque sei, Renato ti amerà sempre; Renato piangerà ogni volta che sentirà le tue note. E ti prego: non lasciarci”. Eseguite infine altre due opere di Morricone: “Vittime di guerra” e la colonna sonora del film “Mission”.
(ITALPRESS).