Coronavirus, Iss “Casi in aumento, mantenere precauzioni”

ROMA (ITALPRESS) – In seguito alla riduzione nel numero di casi di infezione da Sars-CoV-2 grazie alle misure di lockdown, “l’Italia si trova in una fase epidemiologica di transizione con tendenza ad un progressivo peggioramento”. E’ quanto emerge dal Report settimanale delle Regioni, a cura della Cabina di Regia del ministero della Salute, che riporta anche l’indice di trasmissione nazionale (Rt) calcolato sui casi sintomatici e riferito al periodo 30 luglio – 12 agosto 2020, pari a 0.83 (0.67 – 1.06). Anche questa settimana, prosegue il report, si rileva che quando si verificano condizioni favorevoli, il virus “provoca focolai anche di dimensioni rilevanti, spesso associati all’importazione di casi da Stati esteri e successiva trasmissione locale,anche al rientro dopo periodi di vacanza in Paesi a più elevata circolazione virale”. Questo segnala che, al netto dei casi asintomatici identificati attraverso attività di screening-tracciamento dei contatti e dei casi importati da stato estero (categorie non mutuamente esclusive), “il numero di casi sintomatici diagnosticati nel nostro paese è stato sostanzialmente stazionario nelle scorse settimane”. Il numero di nuovi casi di infezione rimane, nel complesso, contenuto ma “con una tendenza all’aumento da tre settimane”.
E’ necessario, quindi, mantenere “elevata la resilienza dei servizi territoriali – sottolinea ancora lo studio -, continuare a rafforzare la consapevolezza e la compliance della popolazione, realizzare la ricerca attiva ed accertamento diagnostico di potenziali casi, l’isolamento dei casi, la quarantena dei loro contatti stretti” e pertanto, mantenere elevata “l’attenzione e continuare a rafforzare le attività di “contact tracing” (ricerca dei contatti) in modo da identificare precocemente tutti i potenziali focolai di trasmissione e continuare a controllare l’epidemia”. Per questo rimane fondamentale mantenere una elevata consapevolezza della popolazione generale sulla incertezza della situazione epidemiologica e sull’importanza di continuare a rispettare in modo rigoroso tutte le misure necessarie a ridurre il rischio di trasmissione quali l’igiene individuale, l’uso delle mascherine e il distanziamento fisico. Si ribadisce, nuovamente, “la necessità di rispettare i provvedimenti quarantenari, anche identificando strutture dedicate, sia per le persone che rientrano da paesi per i quali è prevista la quarantena, e sia a seguito di richiesta dell’autorità sanitaria essendo stati individuati come contatti stretti di un caso”. In caso contrario, nelle prossime settimane, “potremmo assistere ad un ulteriore aumento nel numero di casi a livello nazionale”.
Nella settimana di monitoraggio, “sono stati riportati complessivamente 1077 focolai attivi di cui 281 nuovi (la definizione adottata di focolaio prevede la individuazione di 2 o più casi positivi tra loro collegati), entrambi in aumento per la terza settimana consecutiva (nella precedente settimana di monitoraggio erano stati segnalati 925 focolai attivi di cui 225 nuovi)”. Questo comporta un forte impegno dei servizi territoriali nelle attività di ricerca dei contatti che si sta dimostrando efficace nel contenere la trasmissione locale del virus come dimostrato da valori di Rt inferiori a 1 nella maggior parte delle Regioni/PPAA. La situazione descritta in questo report, relativa prevalentemente ad infezioni contratte nella fine di luglio 2020, conferma la presenza di importanti segnali di allerta legati ad un aumento della trasmissione locale. Si raccomanda alla popolazione, infine, di “prestare particolare attenzione alla possibilità di contrarre l’infezione in situazioni di affollamento in cui si osserva un mancato rispetto delle misure raccomandate. Si raccomanda inoltre di prestare attenzione al rischio di infezione durante periodi di permanenza in paesi con una più alta circolazione virale”, conclude il report.
(ITALPRESS).