Regione al lavoro sul Recovery fund, i primi progetti della Liguria

GENOVA (ITALPRESS) – La nuova diga foranea del porto di Genova, l’elettrificazione delle banchine, i progetti riguardanti l’ultimo miglio stradale, la sostenibilità ambientale e l’accessibilità nautica. Sono alcune delle proposte che la Regione Liguria intende avanzare al Governo da realizzare grazie ai soldi del Recovery fund. “Visto che i tempi sono molto stretti e il lavoro è stato fatto dal governo ma con un coordinamento ancora labile con le istituzioni locali abbiamo voluto costruire una cabina di regia per poter fare le nostre proposte articolate secondo una scala di priorità e condivise con tutte le istituzioni del territorio”, ha detto il presidente ligure Giovanni Toti al termine della prima riunione con i presidenti delle quattro province, le due Autorità portuali e i rappresentanti di Anci sull’utilizzo delle risorse del recovery fund. “Questo venerdì – ha spiegato Toti – si riunirà una cabina di regia ristretta per essere pronti entro metà settembre a un’interlocuzione col governo, quando lo riterrà opportuno, che sia rappresentativa dell’intero territorio”. Entro l’8 settembre le istituzioni locali compileranno una lista di proposte in cui saranno inserite “non solo le opere di interesse strategico nazionale di cui già i ministeri sono a conoscenza (Pontremolese, reti infrastrutturali del porto di Genova, raddoppio di Ponente, varianti Aurelia, tunnel Armo-Cantarana, tunnel Fontanabuona)” ma anche “un elenco di schede secondo una scala di priorità”. Tra queste, ha spiegato il presidente dell’Autorità portuale del Mar Ligure Occidentale Paolo Emilio Signorini, ci sono 600 milioni per la nuova diga foranea del porto di Genova, 50 milioni per l’elettrificazione delle banchine e 400 milioni per progetti riguardanti l’ultimo miglio stradale, la sostenibilità ambientale e l’accessibilità nautica.
(ITALPRESS).