Le nuove uscite nelle sale

Ha già fatto tanto parlare, prima ancora dell’uscita”, “Lockdown all’italiana” di Enrico Vanzina che adesso affronta il giudizio degli spettatori nelle sale. E chi non gradisce la comicità vanziniana può trovare valide alternative tra le novità della settimana: altri due film italiani, “Il caso Pantani” e “Alessandra”, la rivisitazione di un classico come “La vita straordinaria di David Copperfield”, l’intrigante “Imprevisti digitali” e il thriller “The secret”. I più piccoli gradiranno l’animazione di “Trash” e gli appassionati d’arte il docu “Maledetto Modigliani”. Enrico Vanzina raccoglie ufficialmente il testimone dallo scomparso fratello Carlo per debuttare alla regia. Ma il marchio di fabbrica sembra immutato. Tra cinepanettoni e commedie vacanziere i Vanzina, pur tra qualche caduta di tono, hanno raccontato tanti momenti salienti della recente storia italiana. Quasi inevitabile, quindi, che Enrico sfornasse un “instant movie” sul lockdown nazionale. Ed è fin troppo moraleggiante sostenere che su certi drammi non si può scherzare. Perché tutti, diciamolo sinceramente, ci siamo scambiati in chat vignette umoristiche sul confinamento.  Nel film le situazioni paradossali, ma non tanto, sono incarnate da Ezio Greggio, Ricky Memphis, Paola Minaccioni e Martina Stella. La prematura morte del ciclista Marco Pantani suscitò nel 2004 un vastissimo e sincero cordoglio nazionale, lasciando dubbi tuttora irrisolti sulle cause del decesso. Il sottotitolo del film a lui dedicato, “L’omicidio di un campione”, fa capire esplicitamente la posizione del regista Domenico Cioffi, che ricostruisce con un intento da inchiesta sul campo gli ultimi cinque anni dell’esistenza di Pantani. Partendo da quel 1999 quando fu sospettato di doping ed escluso dal Giro d’Italia. Da quel momento iniziò la caduta nel baratro per lo sportivo, interpretato da tre attori (Brenno Placido, Marco Palvetti, Fabrizio Rongione) per sottolineare la sua progressiva decadenza. Tanta musica e tanti sentimenti in “Alessandra – Un grande amore e niente più” di Pasquale Falcone. Amori adolescenziali di ieri e di oggi che si intrecciano con bonari colpi di scena. Due fidanzatini di tanti anni fa che poi si erano lasciati si ritrovano, ormai adulti, a dover gestire gli innamoramenti dei loro rispettivi figli che sembrano rivivere le stesse esperienze. Quasi un “Mamma mia!” all’italiana. E la canzone del titolo, anziché degli Abba, è ovviamente di Peppino Di Capri. Charles Dickens è uno scrittore molto prediletto dai cineasti, perché i suoi romanzi si prestano a fedeli ricostruzioni ma anche ad azzeccate attualizzazioni. Come ha fatto il regista scozzese, ma dalle evidenti origini italiane, Armando Iannucci con “La vita straordinaria di David Copperfield”. Il protagonista, ben interpretato da Dev Patel, agisce nella sua epoca originaria, ma l’acume dell’autore evidenzia un’infinità di agganci con i giorni nostri. Del tutto contemporanee sono le vicende di “Imprevisti digitali”, per la regia di Benoît Delépine e Gustave Kervern. Con tono da commedia vengono seguite tre situazioni scaturite dall’uso di Internet, che in tanti casi reali hanno risvolti drammatici. C’è chi non riesce a ottenere la cancellazione di un proprio filmato intimo che viene diffuso nella rete, c’è chi è vittima di cyberbullismo e chi non riesce a fermare una app che sforna recensioni negative al proprio lavoro. Sembra una lotta impari contro i giganti del web, ma non è detta l’ultima parola. Il cinema tiene sempre viva la memoria sulla tragedia dell’Olocausto, anche attraverso un thriller come “The secret – Le verità nascoste”, diretto da Yuval Adler. Si immagina che non molti anni dopo la fine della seconda guerra mondiale una donna (Noomi Rapace) miracolosamente scampata al campo di concentramento si stia faticosamente ricostruendo una vita serena negli Stati Uniti. Però, d’improvviso, si convince che un suo vicino di casa (Joel Kinnaman) sia un aguzzino nazista che la torturava nel lager. E decide di vendicarsi. Ma nel rapporto a parti invertite tra vittima e carnefice si insinua il dubbio. Nel variopinto universo dell’animazione perfino la spazzatura può diventare protagonista, come dimostra “Trash – La leggenda della piramide magica” di Francesco Dafano e Luca Della Grotta. Ecco quindi che i rifiuti, gettati in discarica e ormai disprezzati, possono invece ritrovarsi in mirabolanti avventure e riuscire a rendersi ancora utili. Nell’anno in cui si celebra il centenario della morte, anche il grande schermo rende omaggio all’arte di Amedeo Modigliani grazie alla regista Valeria Parisi. “Maledetto Modigliani” è un affascinante percorso negli appena 35 anni di vita del geniale pittore, tra la natia Livorno e Parigi, all’insegna di una creatività sorprendente e profetica.
(ITALPRESS).