Innovazione per gestione sostenibile dei rifiuti radioattivi

ROMA (ITALPRESS) – Il ruolo dell’innovazione per una gestione sostenibile dei rifiuti radioattivi. E’ questo il tema del webinar promosso da Sogin in occasione della dodicesima edizione della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti. Nel corso dell’incontro sono state presentate alcune soluzioni per minimizzare i volumi dei rifiuti radioattivi adottate da Sogin con particolare riferimento ad “Aigor”, Applicativo Informatico di Gestione Oggetti Radioattivi, il sistema integrato con blockchain che ha l’obiettivo di portare, attraverso l’ottimizzazione dei processi di gestione, un’ulteriore riduzione del volume dei rifiuti prodotti dalle attività di smantellamento degli impianti nucleari. Nell’ottica di una “policy complessiva di miglioramento delle performance ambientali”, l’obiettivo è “minimizzare il più possibile i quantitativi che andranno gestiti come rifiuti radioattivi o materiale da discarica”, ha spiegato Flaviano Bruno, responsabile Rifiuti radioattivi e Materie nucleari di Sogin. Del materiale derivato dallo smantellamento degli impianti, “circa il 90% – ha evidenziato Bruno – è materiale che può essere inviato a riciclo, circa 5% è l’effettivo materiale radioattivo e il 5-6% è invece il materiale che andrà in discarica”. Bruno ha spiegato come “è nato il progetto Aigor che ha come obiettivo essere un unico centro di raccolta delle informazioni di tutti gli oggetti radioattivi gestiti da Sogin a livello nazionale”. “L’obiettivo finale – ha aggiunto – è permettere un’ottimizzazione complessiva dei processi e una riduzione dei rifiuti generati”. “Veniamo da una situazione pandemica molto particolare – ha detto Eleonora Faina, direttore generale Anitec-Assinform di Confindustria -, c’è stata una sensibilizzazione forte verso le priorità per uscire dall’emergenza e vediamo come il digitale e la riorganizzazione di spazi, processi di luoghi di lavoro e non solo siano diventati una priorità per le imprese”. “Il mercato digitale sta reagendo alla crisi”, ha aggiunto evidenziando che “il digitale nella peggiore delle ipotesi perderà 2% o 3% rispetto all’anno scorso”.
“Per la realizzazione di questo progetto Sogin e Infoedge Technology hanno intrapreso – ha affermato Francesco Lamaro, project manager di Infoedge Technology – un percorso di collaborazione armonico e condiviso. Le innovazioni portate – ha sottolineato – rappresentano un notevole passo avanti verso una gestione innovativa, sicura e trasparente dei rifiuti radioattivi e dei relativi processi”. “Il problema di gestione di rifiuti radioattivi copre diversi ambiti”, ha precisato Federica Pancotti, responsabile Innovazione tecnologica di Sogin. “I rifiuti – ha continuato – devono essere gestiti sin dalla fase di produzione tenendo conto di tutte le successive fasi di trattamento, stoccaggio e smaltimento”. Per Pancotti c’è “un divario tecnologico che ad oggi impedisce di potere trattare e condizionare alcune tipologie di rifiuto. Questo divario può essere colmato attraverso attività di ricerca, sviluppo e dimostrazione”, ha detto evidenziando che va anche “incentivata la condivisione delle esperienze tra i paesi”.
Secondo Marco Farina, project manager Valutazione e sviluppo progetti di A2A Ambiente, “l’innovazione è un elemento fondamentale per lo sviluppo industriale, anche in un settore che potrebbe sembrare consolidato come il trattamento dei rifiuti. I rifiuti – ha aggiunto – non sono più materiali di cui liberarsi ma risorse”. “Abbiamo l’imperativo – ha commentato Enrico Zio, consigliere di amministrazione di Sogin e docente al Politecnico di Milano – di salvaguardare l’umanità e la natura, per questo il nostro sviluppo deve essere sostenibile fino alla gestione dei rifiuti. Credo che in questo senso debbano apprezzarsi gli sforzi di innovazione”.
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