Gravina “Dopo una fase drammatica è il momento della rinascita”

ROMA (ITALPRESS) – “Ci sono stati momenti in cui ho avvertito un senso di abbandono, di solitudine. Non dimentico l’assenza, nei momenti cruciali, di quelle persone che pure appartengono a questo mondo. E poi alcuni attacchi…Bilanciati, però, da soddisfazioni. La più grande è stata quella di poter far ripartire la macchina. E dimostrare che il calcio è un mondo migliore di quello che troppo spesso viene rappresentato”. Gabriele Gravina, presidente della Figc, è stato il principale artefice della ripartenza del calcio post-lockdown e anche per questo stasera riceverà da “Tuttosport”, nell’ambito della cerimonia del Golden Boy, un riconoscimento. “E’ venuto fuori il carattere, la voglia di combattere – racconta ancora Gravina a proposito dei difficili mesi affrontati – Certo: qualche sbandamento c’è stato, ma il calcio ha gli anticorpi per reagire e per intercettare in tempo le situazioni potenzialmente tossiche. Sarei ipocrita a sostenere che non ci sono stati anche dei momenti di sofferenza, ma non c’è nessun altro ambito come questo che offra la possibilità di rimediare ai propri sbagli, di costruire e di ricostruire”. Ma Gravina sa che tutto quello che ha fatto non basterà per guadagnarsi la riconferma alla guida della Figc. “Io intendo lavorare sulla base di un percorso condiviso da parte di presidenti e delegati. Ho dimostrato di saper gestire una drammatica fase emergenziale, ora vorrei essere messo alla prova nella gestione della rinascita ed ultimare il percorso di riforme interrotto nel febbraio scorso. Ciò che di straordinario è stato fatto negli ultimi mesi, infatti, non deve cancellare i risultati ottenuti prima: dalla riforma della giustizia sportiva allo sviluppo del calcio femminile, passando per l’ammodernamento del sistema di regole per l’iscrizione ai campionati e la creazione di una divisione per il calcio paralimpico e sperimentale. Rivendico con orgoglio il grande prestigio riconquistato dalla Figc anche fuori dal campo”. E in questo un grande aiuto gliel’ha dato Mancini. “E’ l’uomo che ha portato l’Italia calcistica fuori da quel buio Medioevo in cui era sprofondata dopo la notte dell’eliminazione dal Mondiale. Ha davvero compiuto un lavoro straordinario e un nuovo Rinascimento calcistico, supportato da tutto il Club Italia”. “I tifosi italiani stanno assistendo a una nuova storia che, spero, potrà avere uno splendido finale – insiste Gravina – E poi mi conceda una battuta: da quando mi sono insediato sono ancora imbattuto come presidente…”. Oggi Haaland riceverà il Golden Boy 2020, l’ultimo – e unico – italiano nell’albo d’oro è Mario Balotelli, premiato dieci anni fa. “Ma nei prossimi anni per la giuria ci sarà l’imbarazzo della scelta tra i nostri giovani. Per questo dico che il futuro è azzurro, anche nel Golden Boy”.
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