Gazidis “Il Milan resti umile, Ibra? Sul futuro decideremo insieme”

ROMA (ITALPRESS) – “Abbiamo bisogno di muoverci e costruire con umiltà perchè non abbiamo vinto nulla, non siamo alla fine del percorso. Se anche solo per un attimo ci sentissimo appagati, saremmo morti. Occorre continuare a lavorare, e questo è un processo che ci rende felici”. Se il Milan guarda tutti dall’alto in basso il campionato è merito anche della società, rappresentata in primis dall’amministratore delegato Ivan Gazidis, certo che porsi un obiettivo sia, al momento, prematuro. “Per ora non intravediamo un traguardo prefissato, perchè siamo dentro un percorso – spiega il 56enne dirigente sudafricano a ‘La Gazzetta dello Sport’ – Occorre restare umili, faremo degli errori, ma dagli errori si impara e con una visione comune si superano”. Nonostante ciò, il leader in campo dei rossoneri, Zlatan Ibrahimovic, ha sostenuto che sognare lo scudetto è lecito: “La stagione è lunga e non voglio imporre limiti ai sogni dei giocatori e dei tifosi. Inseguire i sogni e credere nelle nostre capacità è importante. Ma avere solo sogni senza lavoro, preparazione e gioco di squadra, equivale a non avere opportunità. Con tutti questi ingredienti allora tutto è possibile”. Assicurato che l’obiettivo del fondo Elliott Management Corporation, proprietario del club rossonero dal luglio 2018, è “portare orgoglio ai tifosi” e che con Paolo Maldini c’è un feeling vero, arrivano puntuali gli elogi ad un allenatore come Stefano Pioli. “E’ un uomo di una profondità straordinaria. E’ arrivato in un momento complicato, aveva davanti una sfida complicata. Ciò che mi ha impressionato è che fa le cose in modo semplice, fa sembrare tutto facile, anche quando non lo è. E’ stato bravo a non dare peso a ciò che gli stava intorno, e in effetti la soluzione giusta ce l’avevamo sotto il naso. Quando abbiamo capito che lui poteva concretizzare la nostra visione, andare avanti con lui è stata la cosa più normale. Apprezzo molto il suo modo di lavorare e come si pone fuori dal campo, lo stile è importante. La verità è che anche quando ci siamo trovati in momenti difficili, vedevo una luce nel gioco della squadra e in nessun momento nè io, nè Maldini e nè Massara abbiamo pensato che tutto fosse finito. C’era qualcosa che ci dava speranza. Il nostro adesso è un calcio progressista, innovativo, applicato con coraggio e serietà”. Ora che l’asticella si è alzata, da Pioli però si attendono tutti risultati concreti. “Non vogliamo imporre un obiettivo fisso di classifica, perchè non è così semplice. Le cose non sono così nette, sono valutazioni complessive. Per noi è più importante vedere il progresso verso l’obiettivo, che è darci un futuro all’altezza”. Più che l’imminente finestra invernale di mercato, l’ad del Milan si focalizza sui rinnovi dei big. A partire da quello di Ibra: “Del rinnovo non abbiamo ancora parlato. Sarà una decisione non solo del club, ma anche sua. E’ una persona speciale con motivazioni straordinarie e di grande intelligenza. Questa combinazione gli dà una grande forza in tutto ciò che fa. Ibra fa migliorare il gruppo perchè ti sfida a dare di più, e questa sfida l’accettano tutti, giocatori e club. A questo livello trovare un 5% in più dentro di sè, fa la differenza. Donnarumma e Calhanoglu? “Le discussioni procedono. E poi non c’è nessun dubbio sulla loro professionalità, e questo è importante”. Gazidis termina con una riflessione sul nuovo stadio: “Questa città ne ha bisogno per il futuro. San Siro è un mito, ma non è questo il tema. Il tema è che se diciamo di no ora, sappiamo già cosa succederà. Dobbiamo pensare alle future generazioni di tifosi e ai loro bisogni”.
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