Suzuki, dopo 42 anni lascia il presidente, varato nuovo piano al 2025

Si ritirerà in occasione della 155esima assemblea dei soci del prossimo giugno, l’attuale presidente di Suzuki, il 91enne Osamu Suzuki. Nato il 30 gennaio del 1930 a Gero, nella prefettura di Gifu, sposò Shoko Suzuki, la nipote di Michio. Essendo l’unico maschio nella linea di successione, cominciò a lavorare nell’azienda omonima nel 1958, fino a diventarne Ceo e Presidente nel 1978. Dal 2000 Suzuki ricopre solo il ruolo di presidente. Ha creato fondamentali partnership per il gruppo che ne hanno determinato la crescita in Thailandia, Indonesia, Filippine e India, dove la quota di mercato Suzuki è del 55%. Alleato con Toyota, oggi il gruppo ha cambiato pelle, e le automobili rappresentano il business principale, un posto occupato dalle moto in passato. Oltre all’avvicendamento ai vertici, Suzuki ha anche annunciato un nuovo piano industriale al 2025, ribattezzato “Sho-Sho-Kei-Tan-Bi” dove le economie emergenti continueranno a essere un pilastro della crescita.
L’obiettivo del piano è passare dai 2,38 milioni auto del 2020, a 3,7 milioni. Sul fronte due ruote si vuole passare da 1,48 milioni a due milioni. Ciò determinerà una crescita del fatturato da 3 a 4,8 trilioni di yen, con payout ratio del 30%, un margine operativo al 5,5% e un aumento da 150 miliardi a 200 miliardi di yen nella spesa per ricerca e sviluppo. Per quanto le nuove tecnologie, sarà avviata dal 2025 la produzione di vetture elettriche, e dal 2030 è prevista una crescita su larga scala. Per quanto riguarda invece le emissioni industriali, l’obiettivo è essere neutrali nel 2050. Nel settore automobilistico, l’obiettivo per il Giappone è mantenere il 30% o più quota nel mercato delle minicar, nonchè un aumento del 50% delle auto compatte vendite. In India, Suzuki prenderà l’iniziativa nella promozione dell’elettrificazione in risposta ai problemi ambientali in quel Paese. Per quanto riguarda l’alleanza con Toyota, sarà approfondita l’alleanza collaborando in veicoli elettrificati, mercato africano e prodotti complementari e componenti. Nel settore motociclistico, Suzuki costruirà una gamma interessante e diversificata utilizzando una piattaforma comune per garantire vendite di 2 milioni di unità.
(ITALPRESS).