Coronavirus, turismo organizzato chiede misure per la ripartenza

ROMA (ITALPRESS) – Le associazioni del turismo organizzato, nel corso di un incontro con il ministro Garavaglia, hanno presentato il quadro del comparto che, dall’inizio della pandemia, ha registrato un calo di fatturato superiore al 90%. Le perdite registrate nel solo 2020 ammontano a circa 12 miliardi.
Tra le priorità più urgenti i presidenti delle associazioni hanno invocato di sbloccare subito i pagamenti delle risorse già approvate e stanziate. A oggi il 40% delle imprese non ha ancora ottenuto il pagamento integrale dei primi ristori previsti dal decreto Mibact del 12 agosto 2020 ed è ancora pending l’invio della richiesta di autorizzazione alla Commissione Europea per recepire l’innalzamento della soglia del Temporary Framework e per i pagamenti dei contributi superiori a 800 mila euro.
E’ stata espressa la necessità di affrontare, nel Decreto Sostegni di prossima emanazione e nei successivi decreti, il tema della copertura delle perdite subite da agosto 2020 in poi (fabbisogno stimato in almeno 650 milioni) e l’importanza di definire criteri più equi che tengano conto delle imprese turistiche escluse dai ristori, tra cui quelle di nuova apertura, e del mix di fatturato intermediazione/organizzazione. E’ stata richiesta l’estensione della durata delle agevolazioni fiscali, delle sospensioni contributive e degli ammortizzatori sociali per le imprese del settore, oltre alla decontribuzione per tutte le aziende che decidano di far rientrare i dipendenti dalla cassa integrazione fino a dicembre 2021. Oltre al tema dei sostegni in favore del comparto, si è ribadita l’esigenza di favorire e agevolare la ripartenza dei viaggi in sicurezza, al fine di consentire alle imprese di “salvarsi da sole”.
A tal proposito è stato evidenziato il “vuoto normativo” che oggi consente di recarsi in alcuni paesi esteri, prevalentemente dell’area Schengen, ma allo stesso tempo, non considera il viaggio un “giustificato motivo” per spostarsi dal proprio comune o dalla propria regione verso l’aeroporto di partenza in caso di limitazioni agli spostamenti derivanti dai colori assegnati alle Regioni. E’ stato ribadito che questi spostamenti riguarderebbero persone in possesso di un certificato di negatività al Covid e che lo spostamento sarebbe limitato al tragitto dalla propria abitazione all’aeroporto. La richiesta fatta dalle associazioni è che il possesso di un comprovato titolo di viaggio costituisca un “giustificato motivo” per effettuare lo spostamento. Si è poi sottolineata l’esigenza di allineare con l’Ue i corridoi aperti.
Il ministro ha riferito di aver partecipato a una riunione con gli altri ministri del turismo europei per la definizione di protocolli condivisi per una riapertura coordinata del traffico internazionale, in particolare in area Schengen. E’ stata apprezzata la proposta presentata dalle associazioni di riconoscere un tax credit per incentivare i viaggiatori a riutilizzare i voucher in loro possesso prenotando un altro viaggio, anzichè chiederne il rimborso. E’ stata infine richiesta la conferma del tavolo di crisi permanente volto a monitorare costantemente l’evolversi della situazione e delle misure adottate.
(ITALPRESS).