Tronchetti Provera “Luna Rossa alla pari con i Kiwi”

MILANO (ITALPRESS) – “Le buone notizie, anzi ottime, sono due. Finalmente finiscono le indiscrezioni: a Auckland, con i detentori, possiamo giocarcela alla pari. E in condizioni di vento sulla carta favorevoli a loro, Luna Rossa ha segnato un punto dopo due magnifiche regate”. In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, Marco Tronchetti Provera, Ceo Pirelli e partner di Patrizio Bertelli in Coppa America, mette in mostra tutto il suo entusiasmo dopo le prime prove valide per le finali dell’AmericàS Cup con la barca italiana che, dopo aver perso la prima regata, ha battuto i campioni del Team New Zealand nella seconda. I punti di forza di Luna Rossa per Tronchetti Provera sono “più di uno. L’equipaggio, le partenze, una barca che cammina di bolina ma anche di poppa. Nella prima sembravano più veloci loro, nella seconda la differenza era annullata”. Ha detto sì a Bertelli perchè “aveva buoni argomenti” e perchè si è subito innamorato della barca: “La prima volta che Patrizio mi ha mostrato lo schizzo, mi sono reso conto che sarebbe stata una barca con le caratteristiche che piacciono a me: ottimizzazione della velocità, riducendo l’attrito. Il mio amore per il mare e la vela mi porta a dire che sono oggetti bellissimi”.
“Abbiamo ritrovato il pathos del match race, la partenza di bolina, le manovre dell’equipaggio a bordo. Si vive la regata alla vecchia maniera, però a una velocità tripla rispetto al passato”, dice Tronchetti Provera che nella base di Cagliari ha provato il simulatore. “Con esiti abbastanza disastrosi: ho scuffiato più volte. Ho avuto un’idea chiara, insomma, dei danni che avrei potuto fare al timone”. Luna Rossa ha scelto la soluzione del doppio timoniere (Bruni-Spithill). “Per primo me ne parlò Max Sirena, il nostro skipper. Così era convinto di poter avere un controllo immediato del timone in ogni andatura. Con l’aiuto di Pietro Sibello, l’unico che può buttare lo sguardo sul campo di regata, si è dimostrato un vantaggio. A bordo si è creata un’armonia eccezionale, un gioco di squadra che funziona. Oltre ad essere bella esteticamente, Luna Rossa ha movimenti armoniosi: quasi il ritmo di una danza. Rimango incantato”. Tronchetti Provera e Bertelli hanno sempre creduto in Jimmy Spithill. “Nel 2007 a Valencia era un ragazzino… Che sia tornato da noi, a casa, è bellissimo. Si è integrato nel team con il suo spirito simpatico. Oggi che è un uomo, ha mantenuto un modo di fare riservato, acquisendo il sorriso tipicamente italiano”.
Senza pandemia sarebbe a Auckland “al cento per cento. Mi manca la regata, in mare e a terra: amo i racconti in banchina, dove ognuno ha un angolo di visuale diverso e capisci cose che non hai colto in acqua. Quelli sono momenti che rimangono. La mia passione sono le partenze: non lascio il timone, adrenalina pura. Sull’Ac75 non sarei in grado di far decollare la barca, chiariamo”. Non solo vela, il calcio e l’Inter gli altri amori di Tornchetti Provera che passa da Bruni-Spithill a Lukaku-Lautaro. “Sono tutti campioni che ho la fortuna di collegare alle mie grandi passioni sportive. Siamo in un momento di convergenze fortunate, però devono durare. Faccio gli scongiuri. In mesi così orribili poter vedere una barca con cuore e tecnologia italiani sfidare alla pari i neozelandesi credo sia un segnale di positività per tutto il Paese”. Bertelli ha già detto che, comunque vada, rifarà la Coppa America, Tronchetti Provera dice: “A questa avventura sono affezionato: ci sarà una valutazione aziendale. Il legame è comunque forte”.
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