GLI AGGUATI DEL NAPOLI E LA SIGNORA JUVE, IL THRILLER E’ APPENA INIZIATO

Questa settimana lo scudetto può vincerlo il Napoli, ma penso che Spalletti e i suoi abbiano giocato la partita chiave del campionato, quella che apre la porta alla vittoria finale. Lo dico perchè ho finalmente visto una bella partita, giocata anche sui nervi, ma soprattutto a farsi degli agguati. E Spalletti è stato premiato dalla continuità dei suoi ragazzi, che non si sono arresi neanche dopo il gol killer di Pedro. Segnalo ai suoi persecutori di sempre, noti Tafazzi del Golfo, che Insigne è cuore napoletano. Vi mancherà. Meritava quella doppietta, ma la Var…
Parliamone. Quelli che “la Var garantirà la giustizia sul campo” stanno accusando importanti diserzioni. Oddio, ci hanno già provato un pò tutti, scusandosi col dir che gli era scappato il nervoso, e aggiungevano “ma bisogna conservarla”, timorosi di essere castigati dagli arbitri. La Var – lo dico da sempre – è un prodotto del politicamente corretto, dell’ipocrisia istituzionale; è invisa al popolo e – ne sono certo – agli stessi arbitri, continuamente esposti al ridicolo, imbarazzati e imbarazzanti, monopallici.
Tutto questo dico da anni e all’improvviso mi danno ragione in pochi giorni e in magica sequenza – per questo ne parlo – Spalletti, Sarri, Gasperini, Pioli e Inzaghi. Il meglio del calcio. Ci sarebbe anche Mourinho ma lo Specialone, si sa, fa gara a parte; prende il telefonino, fa due mosse, tira in ballo la Juve (che ci sta sempre quando si parla di arbitri), prende due turni di squalifica che sono come le sanzioni a Putin eppoi deve pure ringraziarla, la Var, che gli permette di battere lo Spezia. Tutto succede in un momento delicato, quasi a denunciare l’irregolarità del torneo. Finiamolo, questo campionato, caro Trentalange, poi facciamo il punto. Tutti. Calciatori, dirigenti, tecnici, giornalisti. E arbitri, naturalmente.
E’ stata anche la settimana dei piccoli che hanno fatto piangere i grandi (vedi sopra). L’Udinese che ferma il Milan, il Genoa che congela l’Inter, l’imbizzarrito Cagliari che doma il Toro e lo batte restituendoci la grinta del Mazzarri di Maremma che s’era addormentato non sugli allori ma sui dolori. Se c’è stata una partita bella davvero questa è Empoli-Juventus, Allegri contro Andreazzoli non a chiacchiere ma a suon di gol/sberleffi, maledetti toscani, ricordando l’umiliazione che la Signora aveva patito all’andata. La Signora Juventus.
E’ vero, lo so che il giornale il mattino dopo serve a incartare il pesce, eppure io son sicuro che qualcuno si ricorda cosa vado dicendo da settimane della Juve. E lo dicevo prima che conquistasse Vlahovic: per me Allegri ha sempre pensato di riprendersi e i rinforzi glieli hanno presi per vincere subito qualcosa. Uno scudetto? Dipende dalle milanesi ciapanò. Poi i conti col Napoli. Max si è fatto un baffo di Benitez, di Sarri, di Ancelotti e Gattuso, con Spalletti può essere più dura. E vincere subito una Champions? Il thriller è appena cominciato.
Italo Cucci (italo.cucci@italpress.com)
(ITALPRESS).