Motori: PEUGEOT GT LINE PURETECH 130, IERI E OGGI

Trent’anni, tantissimi i giorni dal debutto sul mercato italiano della versione di serie più sportiva della gamma Peugeot 205, la mitica GTI 1.9, uno dei modelli più amati dal pubblico sportivo italiano. Una GTI che sotto il cofano sfoggiava il propulsore 1900 cc con un tetto di cavalli che raggiungeva i 130 cv. Un pieno di potenza che sbalordiva e che oggi ritroviamo in una delle big del segmento B, la nuova 208.

Tanti infatti sono i cavalli erogati dalla versione GT Line PureTech 130, al top delle motorizzazioni termiche e promessa di grande piacere di guidae di dinamismo. Chi ha superato i 40 anni se la ricorda bene quell’impertinente 205 GTI 1.9, punta di diamante delle baby sportive di casa Peugeot e molto invidiata dalla concorrenza in quegli anni. La 205 nacque nel 1983 e si maturò nel corso degli anni grazie all’offerta di diverse motorizzazioni molto apprezzate da molti piloti che le hanno promosse nelle gare a cui partecipavano. L’anno successivo è stata la GTi (Gran Turismo Iniezione) da 1.6 litri ad esaltare gli appassionati della sportività con 105 cv e 190 orari.

Cavalli che diventarono 115 quando fu esibita al Salone dell’auto di Parigi andandosi ad affiancare alla 1.6. E fu la versione da 1.9 litri con 130 cv ad attirare le attenzioni.

 

Una Peugeot che era riuscita a posizionare sotto il cofano di una vettura lunga appena 3,71 m un motore così aggressivo. Da 0 a 100 kmh impiegava 7″8, con tetto velocistico di 206 km orari con un allestimento che esaltava ancor più lo stile sportivo del modello grazie al sottile filo rosso che correva lungo i paraurti e profili laterali, ma anche i cerchi da 15″ ed i fari di profondità si facevano ammirare. Nell’abitacolo sedili sportivi con fianchetti in pelle, volante pistaiolo a tre razze ed in pelle. Grazie ai suoi 130 cv si distingueva nel panorama del segmento B a testa molto alta. 130 cavalli che si ritrovano oggi, a distanza di 30 anni, sulla nuova 208 GT Line PureTech 130, al top della gamma. Una potenza che viene sprigionata da un propulsore che fa dell’effeicienza e della tecnologia le sue doti principali. Un PureTech turbo da 1.2 che ha vinto per quattro anni consecutivi il prestigioso premio di Engine of the Year, abbinato di serie al moderno cambio automatico EAT8 ad otto rapporti. Offre un dinamismo grazie anche alla modanature dei passaruota in nero lucido, cerchi in lega da 17″, doppio terminale di scarico cromato, proiettori full LED Technology con High Beam Assist, griglia calandra dedicata, retrovisori con calotta nero lucido e vetri posteriori e lunotto oscurati. Oltre a badge identificativi dell’allestimento Gt Line. Sfoggia anche una firma luminosa ripresa dall’ammiraglia 508 e il Peugeot i-Cockpit 3D in grado di esaltare l’esperienza che si vive al volante di una Peugeot. E ancora vanno evidenziati i sistemi di assistenza attiva alla guida (ADAS) al vertice del segmento a garanzia della sicurezza di chi si trova va bordo. Peugeot non rinnega dunque il passato.

“Il prezzo di listino non ha più senso – sostiene Gaetano Thorel, presidente del Gruppo francese in Italia -. L’idea è quella di considerare l’auto come un telefonino. Dunque scegliere il modello che piace per quello che serve, senza acquistarlo. Siamo all’inizio del processo di elettrificazione e che va stimolato con proposte pratiche e accessibili, per questo è necessario proporre nuove soluzioni per il cliente che deve essere libero di scegliere o meno l’elettrico, in piena libertà”. La nuova 208 arriverà sul mercato in settembre, ordini già aperti in marzo ma con pochi dati tecnici e listino prezzi ancora top secret.