Faraone “Investire di più nella ricerca sull’autismo”

“Con gli occhi di Sara – Un padre, una figlia e l’autismo” è l’ultimo libro di Davide Faraone, pubblicato da Rubbettino. Ed è proprio il capogruppo al Senato di Italia Viva, in un forum nella sede romana dell’agenzia Italpress, a spiegare come sia difficile spogliarsi di ogni pregiudizio e capire il mondo con gli occhi di sua figlia. “E’ complicato, è una prova che cerco di descrivere nel mio libro – racconta l’esponente di Iv – In quanto papà sono stato quasi ‘costretto’ a costruire una comunicazione diversa, visto che Sara è autistica, scoprendo però quella profondità di una relazione e la bellezza di sentimenti di persone che spesso sono considerati soggetti e a volte oggetti. E’ una scoperta bellissima, anche perché anche loro iniziano a riconoscerti e comprendere che hai intuito la profondità di queste persone straordinarie”. Faraone è stato uno dei promotori della prima legge sull’autismo in Italia e della legge sul “dopo di noi”, ed è stato al fianco delle persone con disabilità per ottenere i fondi per la non auto-sufficienza in Sicilia. Ma, interventi legislativi a parte, l’Italia, nel merito, deve ancora compiere un salto di qualità: “L’Italia deve crescere tantissimo culturalmente, il libro nasce proprio dall’esigenza di costruire una sensibilizzazione del Paese. Abbiamo fatto leggi bellissime e all’avanguardia negli anni, ‘costringendo’ all’inclusione i nostri ragazzi, ma tutto questo, se non c’è una sensibilità diffusa nei cittadini, rischia di essere un colpo a salve. Bisogna investire sempre più nella sensibilizzazione e spero che il libro sia uno strumento adatto”. Dal 2015 Faraone è presidente della Fondazione Italiana per l’Autismo: “Bisogna fare tanti passi ancora, anche se ne sono stati fatti rispetto a qualche anno fa, quando non si sapeva neanche cosa fosse l’autismo e non c’era alcuna consapevolezza di questa sensibilità, a volte anche tra medici e insegnanti, figurarsi tra chi diventava genitore di una persona autistica per la prima volta e scopriva un mondo assolutamente sconosciuto. Dobbiamo investire sempre di più nella ricerca e per questo canalizziamo le risorse che raccogliamo tutti gli anni il 2 aprile, in occasione della Giornata Mondiale dell’Autismo, e li destiniamo alla ricerca per scoprire le cause dell’autismo, sperando di migliorare la vita di tutte le persone con autismo e che un giorno si riesca a trovare una guarigione”.
(ITALPRESS).

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