La fotografia che “cura”, Al Gemelli fase 2 progetto “Emozzoom”

ROMA (ITALPRESS) – “EmozZOOM: Metti a fuoco le emozioni”. Si chiama così il progetto di fotografia a scopo espressivo e terapeutico destinato a tutti i pazienti in cura presso il Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS e ai loro familiari. Il progetto nato in piena emergenza sanitaria da Covid-19 ha preso avvio lo scorso aprile per iniziativa dal Servizio di Psicologia Clinica Ospedaliera della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, coordinato dalle dottoresse Simonetta Ferretti e Daniela Chieffo e ideato dalle dottoresse Letizia Lafuenti e Stefania Carnevale, psicoterapeute dello stesso Servizio di Psicologia.
L’iniziativa si inserisce all’interno del più ampio progetto #Nonseisolo, messo a punto dal Servizio di Psicologia Clinica Ospedaliera e dall’UOC di Psichiatria del Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS (professor Gabriele Sani) dedicate a pazienti e operatori sanitari per fronteggiare l’emergenza nuovo Coronavirus.
“EmozZOOM: Metti a fuoco le emozioni” ha un testimonial d’eccezione: l’attore e regista Carlo Verdone che con grande generosità ha aderito all’iniziativa.
“Obiettivo del progetto, oltre naturalmente a garantire una continuità nell’assistenza psicologica ai pazienti della Fondazione – spiegano le dottoresse Ferretti e Chieffo – è stato quello di offrire, nel periodo dell’emergenza sanitaria, uno spazio ‘neutro, che fungesse da contenitore di storie di vita, di emozioni, di difficoltà ma anche di sogni nati e coltivati nelle proprie case”. Per questo è stata realizzata una piattaforma on line, il sito www.nonseisolo.eu, come contenitore virtuale e spazio mentale, che ha dato la possibilità di creare uno sguardo condiviso di narrazione, utilizzando la fotografia come un ponte tra inconscio e pensiero, tra individualità e socialità, come collante di un gruppo che si è riconosciuto in una progettualità partecipata e in emozioni condivise”.
“EmozZOOM – spiegano le ideatrici Lafuenti e Carnevale – ha ottenuto un grande riscontro, non solo tra i pazienti e i familiari del Gemelli, ma anche tra operatori sanitari (provenienti da tutto il territorio italiano), e tante altre persone incuriosite dall’iniziativa che hanno inviato le loro ‘emozionì racchiuse in uno scatto fotografico da diverse parti del mondo: Europa ma anche Stati Uniti e Cina”.
Con gli scatti più significativi per la loro potenza espressiva, l’Agenzia di comunicazione Saatchi & Saatchi ha realizzato una campagna sociale no profit che a breve sarà on-air su diversi mezzi.
(ITALPRESS).