IL MILAN SCRICCHIOLA, INTER A -3 E NAPOLI -4

Dopo l’addio a Paolo Rossi, una giornata con molti gol (38) e una sola sorpresa: il pareggio del Milan nella “facile” partita col Parma. Hernani e Kurtic avevano messo sotto la capolista che pure aveva colpito quattro legni. Hernardez ha pareggiato con una doppietta. E comunque i rossoneri sono sempre primi con tre punti sull’Inter, ma la pattuglia degli inseguitori si è fatta più numerosa e compatta: sei squadre in sei punti. Primi scricchiolii rossoneri e risultato prestigioso per il Parma che a San Siro aveva già pareggiato contro l’Inter. Gli uomini di Conte hanno trovato un Cragno in gran giornata e temuto di non vincere a Cagliari, dopo il gran gol di Sottil. Poi Barella (un ex) ha pareggiato e D’Ambrosio ha firmato la vittoria nerazzurra. Una reazione all’eliminazione dalla Champions c’è stata, quindi. Si è visto Eriksen. In campionato è stata la quarta vittoria interista di fila con 12 gol segnati (29 in totale). La Juve ci ha messo un bel pò (quasi un’ora) per superare la difesa del Genoa- Dopo aver segnato con il rigenerato (per il gol) Dybala, ha commesso un errore difensivo e il Genoa ha pareggiato subito. La difesa più forte del campionato (col Verona) si è fatta beffare dall’attacco che ha segnato meno. Poi i rossoblù sono crollati psicologicamente e hanno commesso due falli da rigore che il “centenario” Ronaldo (uno specialista) ha segnato, raggiungendo Ibrahimovic a quota 10 gol. Ma non è ancora la migliore Juve. La Sampdoria era andata bene nel primo tempo al “Maradona”, ma nella ripresa, con gli ingressi di Lozano (un gol e un palo) e Petagna la partita è cambiata e il Napoli ha vinto grazie ai loro gol. In campionato, il Napoli -che non ha mai pareggiato- nelle ultime tre partite (vinte) ha segnato dieci gol ed è terzo a -4: peccato, il punto preso a tavolino… La squadra di Ranieri non vince da sei giornate (un punto). Il Sassuolo ha ricominciato a correre (in dieci) per stazionare meritatamente nell’altissima classifica. Ha però ridotto le sue capacità offensive: un gol (su rigore) di Berardi, il solo segnato nelle ultime tre partite. Ne ha fatto le spese il Benevento di Pippo Inzaghi, che non ha sfruttato le occasioni che gli son capitate. La Roma (che difficilmente vince contro le “grandi”) ha segnato invece tre gol al Bologna in 15′: Dzeko si è risvegliato, ma ha sbagliato parecchie occasioni. Travolti i rossoblù (cinque reti) che nel primo tempo sembravano fuori dalla partita. I giallorossi hanno ripreso la marcia interrotta bruscamente a Napoli. Pessimo l’umore di Mihajlovic (“In ritiro fino a Natale”) che ha fatto esordire il figlio di Pagliuca, Mattia, centrocampista diciottenne. Il Verona si è fatto valere all’Olimpico e per lunghi brani della partita è stato superiore alla Lazio, che non aveva Luis Alberto e ha perso Acerbi, pagando le fatiche di Champions. Dopo un autogol di Lazzari e il pareggio di Caicedo, Tameze ha dato il vantaggio ai gialloblù. I gravi errori della difesa biancoceleste sono stati decisivi. Ora gli scaligeri sono piombati nell’alta società del campionato: nelle ultime cinque giornate hanno pareggiato sul campo del Milan e son passati a Bergamo e all’Olimpico con la Lazio. L’Atalanta è tornata a vincere in casa (non lo faceva dal 4 ottobre) e a segnare con frequenza: tre gol alla Fiorentina hanno affondato i viola. La squadra di Gasperini non segnava tre gol in campionato dalla terza giornata. Gomez ha riposato. La Fiorentina è in brutte acque, non vince da sei giornate e con Prandelli ha totalizzato un solo punto. Ci sarà un motivo se L’Udinese ne ha fatti dieci in quattro partite, con due vittorie esterne, anche con diverse assenze. La squadra di Gotti (tornato in panchina), sta risalendo la classifica e ha una partita in meno. I friulani hanno buone basi e carattere. Ci sarà un motivo anche se il Torino va così male: era stata recuperata una partita che sembrava persa, Belotti aveva segnato il gol n.100, ma i granata si son fatti sorprendere ancora. Sono stati sfortunati nel finale, ma hanno perso la settima partita. Giampaolo ha la difesa più fragile del campionato (27 gol), ha basi poco solide: non basta il Gallo, per salvarsi. Nella prima vittoria del Crotone, la squadra di Stroppa ha battuto lo Spezia segnando più della metà dei gol realizzati (quattro) in dieci giornate. Messias ha fatto una doppietta.