MI PIACE COME PIRLO HA RECUPERATO DYBALA

Vi annoio se vi parlo di Pirlo e Dybala? Perdonatemi, ho dei conti aperti con entrambi ma anche fretta di chiuderli. Se possibile. L’Europa ha fatto bene al Maestro, il Barça l’ha rinvigorito – o meglio: rassicurato – fino a fargli trovare la personalità che ha rivelato da calciatore e lo spirito indipendente che il “controllo” di Paratici e Nedved minacciava. Parlo perchè ha piegato il Genoa? No, non è stata una grande impresa e penso che la difesa bianconera vada rivista. Ha esplicitato qualità da scudetto della sua Juve che ha già allarmato i suoi tifosi più esigenti? No, temo che dovrà lavorare assai se vorrà respingere anche il Milan e il Napoli. Voglio dire piuttosto che mi è piaciuto come ha recuperato Dybala, cancellando una vigilia inquietata da voci d’addio del miglior giocatore d’Italia, isole comprese. Chissà perchè, la critica non ama Paulo come meriterebbe. Io mi sono limitato a contestargli le baruffe contrattuali, quelle che da sempre – da Boniperti – la Juve non tollera. Ma all’improvviso ci ha pensato il Maestro, rimettendolo al fianco di Ronaldo (e c’è di sicuro il suo zampino di…allenatore in campo) ricambiato da un gol che è andato a cercarsi mentre i compagni – escluso McKennie – lo snobbavano. Il Maestro s’è rallegrato con Paulo, anzi lo ha abbracciato, Joya completa. Poi ha fatto entrare anche Morata, realizzando un Trio meraviglioso. Futuribile, naturalmente, come ci si aspetta da un pedator gentile come Pirlo trasformato in condottiero certo per garantire la qualità pretesa da Agnelli.
Curiosamente, l’altra faccia del campionato è del tutto diversa, è la faccia di Gattuso ch’è diventato padrone di un Napoli la cui qualità è tale da celare i ruvidi rudimenti del Mister. Da Ringhio t’aspetti più Forza che Eleganza, il Napoli le mostra entrambe e promette battaglia alle solite favorite, fra le quali recupera un posto con rabbia anche l’Inter. Conte fa il Mourinho, evoca il rumore dei nemici e fa fuori il Cagliari perchè la differenza fra le due squadre è abissale. E i nemici della Beneamata mi sembrano in realtà i nemici – veri o immaginari – del suo allenatore.